Nei giorni scorsi OnePlus ha reso noto di avere deciso di unire il suo team di sviluppatori con quello di OPPO, in modo da essere in grado di garantire una più elevata efficienza per quanto riguarda il rilascio degli aggiornamenti software.

Tale annuncio ha fatto preoccupare non pochi fan di OnePlus ma il CEO dell’azienda, Pete Lau, ha voluto rassicurarli: OxygenOS proseguirà la propria avventura anche dopo la fusione con OPPO.

OnePlus continuerà a puntare su OxygenOS per i propri smartphone

Sul forum ufficiale dell’azienda è stato lo stesso Pete Lau a volere precisare che OxygenOS rimarrà il sistema operativo per i dispositivi di questo popolare brand venduti a livello internazionale mentre quelli commercializzati in Cina saranno basati su ColorOS, l’interfaccia personalizzata di OPPO.

Se nel breve termine non vi sono dubbi sulla sopravvivenza di OxygenOS, diverso è il discorso se si vanno a fare previsioni per i prossimi anni, in quanto già adesso vi sono degli indizi che suggeriscono che ColorOS potrebbe finire per essere adottato su tutti i device del produttore cinese.

Per esempio, la versione beta di Android 12 per la serie OnePlus 9 ha dimostrato di essere più una variante di ColorOS al suo interno, così come messo in evidenza anche da Max Weinbach lo scorso mese.

Questa è la seconda volta che OnePlus precisa che OxygenOS rimarrà ma, allo stesso tempo, la promessa di aggiornamenti “più veloci e più stabili” ha senso solo se l’azienda riuscirà a dedicare tutti i propri sforzi ad una sola interfaccia e non a due, come avviene al momento.

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