I vecchi smartphone possono essere sfruttati per varie attività, anche di grande importanza sociale e un esempio è quello che ci arriva da un’interessante iniziativa targata Samsung Electronics: il colosso coreano, infatti, sta riutilizzando i suoi vecchi telefoni per consentire un maggiore accesso all’assistenza sanitaria oftalmica nelle comunità più povere.

Samsung ha collaborato con International Agency for the Prevention of Blindness (IAPB) e Yonsei University Health System (YUHS) per realizzare dei dispositivi medici che hanno come obiettivo quello di proteggere le persone dalle malattie degli occhi attraverso il riciclo di smartphone Galaxy che non sono più in uso.

Samsung Upcycling con EYELIKE prova a difendere la vista

Questa iniziativa, che rientra nel più ampio progetto noto con il nome di Galaxy Upcycling, ha come obiettivo quello di fornire un aiuto per affrontare il miliardo di casi di problemi alla vista che possono essere prevenuti con una corretta diagnosi.

Soprattutto nei Paesi più poveri le malattie alla vista sono difficili da prevenire per l’assenza delle adeguate strumentazioni e per la scarsa disponibilità di strutture accessibili alla popolazione e la fotocamera del fondo oculare EYELIKE di Samsung rappresenta una soluzione ideale, consentendo così alla tecnologia di migliorare la vita delle comunità e, allo stesso tempo, promuovere pratiche più sostenibili.

Samsung Galaxy EYELIKE

Il sistema ideato dal colosso coreano prevede l’utilizzo di una fotocamera EYELIKE per il fondo oculare, che va collegata a un vecchio smartphone Samsung Galaxy, che ha come compito quello di acquisire immagini e, attraverso un apposito algoritmo di intelligenza artificiale, analizzare le foto acquisite, in modo da riuscire a diagnosticare eventuali malattie oftalmiche.

Il sistema ideato da Samsung, basato sull’utilizzo di varie tecnologie ottiche e sul supporto dell’intelligenza artificiale, ha tra i propri punti di forza quello di essere piuttosto economico e, pertanto, può essere sfruttato per raggiungere le popolazioni più povere.

Il programma di Samsung, già attivo da oltre 2 anni in Corea del Sud, è stato ora esteso ad altri Paesi, come India, Marocco e Papua Nuova Guinea. E nei progetti del colosso coreano vi è la sua estensione in futuro ad altre aree povere del Pianeta.