Circa due settimane fa vi avevamo parlato della funzione Memory di Google Assistant, una feature a cui sta lavorando il gigante di Mountain View il cui obbiettivo è quello di “aiutarti a salvare le cose che sono importanti per te e renderle facile da ritrovare attraverso la navigazione o la ricerca.” Già oggi, come ben saprete, Google Assistant integra una funzione di promemoria piuttosto basilare ma funzionale; il team di sviluppo sta però lavorando ad una versione super potenziata dei promemoria di cui oggi andremo a vedere tante interessanti novità.

Cosa ci aspetta con Memory

Non appena si entra all’interno della schermata Memory di Google Assistant, un messaggio di stato propone di aggiungere una scorciatoia rapida alla funzione sulla home screen del proprio smartphone Android. Andando oltre, è possibile notare una interfaccia di gran lunga simile a quella dei promemoria “standard” di Google Assistant. Nella porzione superiore è presente una barra di ricerca con l’icona per accedere al proprio account Google, subito sotto accompagnata da alcuni filtri di ricerca. Prima di mostrare le schede con i promemoria salvati, è possibile notare la data odierna, il numero dei promemoria salvati e un menu di accesso rapido per accedere alle “Impostazioni” e al tasto “Elimina”.

La pagina contenente i promemoria eliminati mostra il contenuto in cards, con la possibilità di ripristinare qualsiasi promemoria semplicemente tramite un tap del tasto “Ripristina”.

La funzione di ricerca permette all’utente di scovare un qualsiasi promemoria tramite il titolo, la data oppure l’eventuale file allegato (immagine, link, documento, eccetera).

Qualsiasi promemoria salvato in Memory può essere successivamente modificato tramite l’apposito tasto “Modifica”, tramite cui inviarlo anche ad altre app o utenti attraverso il tasto di condivisione rapida. Nella UI di modifica è inoltre possibile scoprire la data di creazione del promemoria, quando è stato modificato l’ultima volta, se fa parte di una particolare raccolta ed eventualmente quando suonerà l’allarme di notifica.

Purtroppo non ci è modo di sapere quando la feature sarà effettivamente rilasciata, ma sembra che il team di Google stia spingendo sul pedale dell’acceleratore.