Huawei deve restare fuori dal giro per quanto riguarda la tecnologia 5G. Questo, in parole povere, il senso della nuova stretta imposta dall’amministrazione Biden che ha modificato i termini delle licenze concesse ad alcune compagnie americane che vogliono intrattenere rapporti commerciali con Huawei Technologies Co Ltd.

Chi si aspettava una linea più morbida nei confronti del gigante asiatico della tecnologia, costretto da quasi due anni a boccheggiare in cerca di una soluzione per sopravvivere al ban emesso dall’amministrazione Trump nel maggio del 2019, è dunque destinato a rimanere deluso. Come ha riportato ieri Reuters, le cose continuano a peggiorare con il governo americano che gioca ora a carte scoperte.

Nuove restrizioni sulla tecnologia 5G

A quanto pare gli USA non sono mai riusciti a digerire il dominio di Huawei nel campo delle reti di quinta generazione, una tecnologia che è stata sviluppata anche grazie agli enormi investimenti profusi dalla compagnia guidata da Ren Zhengfei, e le variazioni alle licenze commerciali palesano la chiara intenzione di escludere Huawei dal mercato.

A onor del vero le modifiche apportate dalla nuova amministrazione USA hanno lo scopo di rendere più consistente la politica delle licenze commerciali, soprattutto dopo le modifiche introdotte da Trump negli ultimi giorni della sua presidenza. Reuters ha potuto vedere una delle licenze aggiornate, entrate in vigore dallo scorso 9 marzo e sembra non esserci più spazio per le interpretazioni.

Non è possibile, per le compagnie che sono state autorizzate a intrattenere rapporti commerciali con Huawei, vendere tecnologie che potrebbero essere utilizzate all’interno di dispositivi 5G. Questo significa, paradossalmente, che non potrà più essere venduto nemmeno un vetro protettivo per il display di uno smartphone, se quest’ultimo sarà dotato di connettività 5G.

Tra le implementazioni proibite della tecnologia esportata, oltre al 5G, ci sono anche usi militari, infrastrutture critiche, data center, applicazioni aerospaziali e servizi cloud. In ogni caso, dopo la revisione dei permessi, Huawei o le compagnie coinvolte dovranno implementare un sistema di controllo delle tecnologie vendute e tenere traccia di ogni transazione, che dovrà essere mostrata al Governo USA qualora quest’ultimo ne dovesse fare richiesta.

Dal punto di vista economico per le aziende USA è una sconfitta, visto che andranno in fumo contratti miliardari. A gennaio, ad esempio, l’amministrazione a stelle e strisce ha respinto 116 domande di licenza che avrebbero portato introiti per quasi 120 miliardi di dollari, concedendone solo quattro per un valore di circa 20 milioni di dollari.

Prima dell’insediamento della nuova amministrazione guidata da Joe Biden erano ancora in sospeso oltre 300 domande per contratti del valore stimato di 296 miliardi di dollari. Non è chiaro quante siano state approvate e quante respinte, visto che né Huawei né il Dipartimento del Commercio USA hanno voluto rilasciare dichiarazioni ufficiali in merito.