Torniamo ad occuparci dei problemi e dei ritardi riscontrati da alcuni utenti che hanno tentato di effettuare la portabilità in uscita da ho. Mobile verso un altro operatore telefonico: la vicenda, infatti, nelle scorse ore si è arricchita di un nuovo capitolo.

Stando a quanto riportato da Il Sole 24 Ore, infatti, Iliad e Fastweb hanno deciso di segnalare il caso all’AGCOM, mettendo in rilievo che la misura adottata da ho. Mobile (il cambio da remoto e in via unilaterale del codice seriale delle sue SIM) può essere fatta rientrare tra le condotte vietate per integrazione di pratiche contrarie alla concorrenza.

Nuovi guai per ho. Mobile

In pratica, a causa della modifica del codice ICCID (normalmente stampato sulla scheda SIM) diventerebbe molto complicata la procedura di portabilità in uscita verso un altro operatore, in quanto si tratta di un dato che l’utente deve comunicare alla nuova compagnia telefonica per il successo della procedura.

Ed in effetti tanti utenti stanno ricevendo un SMS che li informa che la richiesta di portabilità non ha avuto esito positivo (“La tua richiesta di portabilità non è andata a buon fine. Ricordati di utilizzare il nuovo numero seriale ICCID che puoi richiedere inviando un SMS con scritto “seriale” al 342407221”).

Ricordiamo che ho. Mobile ha detto di avere attuato il cambio del numero seriale delle sue SIM in via unilaterale (avvenuto il 9 gennaio 2021) per incrementare la sicurezza dei clienti, precisando che sono stati esclusi quelli con portabilità in corso e aggiungendo che, nei casi di portabilità non andata a buon fine per codice seriale errato, il cliente riceve in automatico un SMS che spiega come ottenere il proprio codice seriale in tempo reale.

L’operatore sostiene, inoltre, di avere immediatamente aumentato la capacità di gestione delle portabilità ma, stando a quanto è possibile apprendere, probabilmente non in modo sufficiente.

E così ho. Mobile si trova ora a dovere affrontare da un lato la fuga di utenti verso altri operatori e dall’altro una possibile controversia con l’AGCOM, il tutto senza tralasciare i danni all’immagine e quelli economici (sia in termini di ristori per i ritardi nelle portabilità che per quanto riguarda eventuali sanzioni). In sostanza, un inizio 2021 da dimenticare.