Da che mondo e mondo, quando si sta valutando l’acquisto di un prodotto online, la prima cosa che si fa è controllare le recensioni. La maggior parte dei siti, fra cui Amazon, utilizzando un sistema a punti – le classiche stelline subito sotto il nome di un prodotto – come indicatore immediato circa la bontà del prodotto ed il numero di feedback che la community ha rilasciato sotto forma di recensioni.

50.000 persone scrivono recensioni fasulle

Questo sistema, quando funziona a puntino, offre rapidamente a noi utenti paganti una indicazione iniziale di cosa aspettarci da un potenziale prodotto che vorremo acquistare grazie all’esperienza di altri utenti. Ma cosa accade nel momento in cui viene realizzato un sistema di recensioni fasulle in grado di aggirare i sistemi di sicurezza di Amazon? La risposta a questa domanda ha implicazioni piuttosto importanti, ma si tratta di un problema estremamente complesso, reale e che la multinazionale stessa conosce molto bene.

Nel nostro Paese, senza spingerci a guardare cosa avviene negli altri stati, sono circa 50.000 le persone che ogni giorno scrivono recensioni fasulle su Amazon. Il motivo? Ricevere gratis un prodotto, ottenere il rimborso tramite PayPal o direttamente tramite Amazon con il sistema dei resi e fare in modo che una certa azienda guadagni in visibilità visto l’alto numero di (false) recensioni positive. Il vantaggio per le aziende che promuovono questo sistema? Un network di negozi (spesso cinesi, ma anche italiani) e di programmi di affiliazione che guadagnano sulla commissione della vendita su Amazon.

Uno dei canali di gestione di questo sistema è Telegram, una delle più importanti realtà nel settore delle applicazioni di instant messaging, attraverso cui è possibile risalire a gruppi e BOT specializzati proprio nella gestione delle recensioni finte. Il sistema è talmente ben oleato e rodato, che in alcuni gruppi è presente una sorta di “guida per novizi” con alcuni consigli su come evitare che il sistema di controllo interno di Amazon individui una recensione fasulla.

Un sistema ben rodato e molto diffuso

Amazon Italia, ovviamente parte lesa almeno dal punto di vista dell’immagine in quanto aggirata nonostante l’impegno nel combattere questo sistema, fa sapere che “Siamo consapevoli che ci sono gruppi di malintenzionati sui social media e sui servizi di messaggistica istantanea che richiedono recensioni in modo illecito. I nostri team collaborano con tutti gli attori del settore, così come con i fornitori di servizi di pagamento online, in modo che loro possano agire contro questi malintenzionati che alimentano queste attività in gruppi e chat al di fuori del nostro store“.

Purtroppo però, in questi casi il genuino impegno della compagnia cozza con un problema reale e dilagante, compromettendo così la fiducia degli acquirenti alle prime armi che non sono in grado di riconoscere i segnali di una potenziale recensione fasulla.

Vi è mai capitato di incappare in una recensione fasulla? Fatecelo sapere nei commenti qui in basso!