Google Expeditions è un’applicazione VR disponibile sul Play Store dal 2015. Inizialmente disponibile solo per fini di studio a studenti, docenti e ricercatori, l’app, resa disponibile al pubblico a partire da Giugno 2016, è in grado di riprodurre in realtà aumentata una vastità di cose tra cui panorami mozzafiato, ma anche oggetti di rilevanza storica, artistica e naturalistica.
Utilizzata in particolare in ambito scolastico, l’applicazione ci conduce all’interno di un Colosseo ricostruito nei minimi dettagli, mostra un uomo vitruviano osservabile da ogni angolo oppure ci teletrasporta, seppur temporaneamente, tra le piramidi dell’antico Egitto. Dispone inoltre di interessanti e dettagliate guide virtuali che ci accompagnano durante l’esplorazione di paesaggi e panorami, che essi siano moderni, rurali o ricostruzioni di un mondo ormai passato.
Google Expeditions chiude i battenti, ma non del tutto
Nonostante la scelta di Google, che ha comunicato che non supporterà più l’applicazione e che quest’ultima sarà rimossa dal Play Store a partire dal 30 giugno 2021, l’azienda di Mountain View ha comunicato che la maggior parte dei contenuti disponibili attualmente nell’app saranno trasferiti in Google Arts&Culture, che al momento già offre numerosi tour di musei e collezioni private in realtà aumentata, il che dà un sospiro di sollievo a chi ha usato l’applicazione e ne conosce le potenzialità e la straordinarietà dei contenuti stessi.
La scelta di chiudere Expeditions non era però inaspettata: è già da tempo che Google ha iniziato lo shut down di molti progetti riguardanti la virtual reality: ricordiamo che non molti anni fa ha abbandonato lo sviluppo della Cardboard, rendendo open source il codice sorgente, e non molto tempo dopo ha abbandonato anche la SDK di Google VR.
Se non avete mai fatto un tour panoramico del monte Yosemite oppure se volete osservare da vicino le bellissime cascate venezuelane di Angel Falls, vi consigliamo di scaricare l’applicazione dal Play Store e di dare un’occhiata a tutto ciò che offre. In particolare in un periodo difficile come questo, dove non ci è possibile fare viaggi o andare a visitare musei, la possibilità di visitare posti sconosciuti attraverso un’app in realtà aumentata potrebbe rappresentare un modo senz’altro costruttivo ed educativo di impiegare il tempo e, perché no, di apprendere qualcosa di nuovo.