Alle ore 11:09 del 6 novembre 2020, un razzo vettore Long March 6 è decollato dal centro di lancio Taiyuan Satellite Launch Center, nella provincia settentrionale cinese dello Shanxi, facendo così partire i test del primo satellite sperimentale 6G.

Ebbene sì, la tecnologia 5G è ancora agli albori per quanto riguarda le applicazioni commerciali ma i principali protagonisti del settore mobile sono già concentrati sul prossimo step evolutivo, per il cui lancio ci sarà comunque da attendere ancora tanti anni.

La Cina c’è nella corsa al 6G

Stando a quanto reso noto dall’account WeChat della University of Electronic Science and Technology of China, il satellite è entrato nell’orbita programmata e per il suo tramite sarà stabilito un collegamento ricetrasmettitore sulla piattaforma satellitare e verrà eseguito quello che è stato definito come “il primo esperimento al mondo di tecnologia di comunicazione terahertz nello spazio”.

Grande soddisfazione è stata espressa dal professor Xu Yangsheng, accademico della Chinese Academy of Engineering e direttore dell’università Satellite Technology Research Institute, rappresentando un prestigioso traguardo per la Cina nell’esplorazione della tecnologia di comunicazione terahertz nel settore aerospaziale.

Oltre che per gli esperimenti relativi alla connettività 6G, il satellite sarà usato anche per applicazioni urbane intelligenti, la prevenzione di disastri, la pianificazione del territorio, la protezione dell’ambiente ed il monitoraggio della costruzione di grandi infrastrutture.

Questo progetto costituisce l’ennesimo enorme sforzo della Cina per stare al passo con il gruppo di Paesi che hanno avviato la corsa alla connettività 6G e ciò in un momento in cui il 5G deve ancora essere implementato su scala più ampia.

Ricordiamo che la Cina è leader nella tecnologia 5G e la corsa a tale connettività è in gran parte responsabile dell’accresciuta controversia commerciale tra gli Stati Uniti e il Paese asiatico (in ciò rientra anche il ban ai danni di Huawei, principale produttore di dispositivi 5G).

In pratica, il messaggio lanciato dalla Cina è chiaro: se gli USA miravano a rallentare il ritmo del progresso tecnologico del Paese asiatico, hanno miseramente fallito.