Di tanto in tanto, così come ogni colosso del mondo della tecnologia che si rispetti, anche Google si trova in difficoltà con le varie autorità governative dei vari Paesi in cui opera (basti pensare ai recenti problemi sorti nell’Unione Europea in seguito all’acquisizione di Fitbit) e, stando alle ultime notizie provenienti dagli Stati Uniti, il Dipartimento di Giustizia starebbe valutando l’ipotesi di agire nei confronti del colosso di Mountain View per imporgli la vendita del browser Chrome e di parti della sua attività pubblicitaria.

Ricordiamo che Google Chrome è il browser che al momento detiene saldamente la leadership a livello globale, forte di un market share superiore al 65% e tale dominio, combinato con il gigantesco business pubblicitario del colosso di Mountain View, potrebbe essere motivo di preoccupazione, in quanto consente all’azienda di “fissare efficacemente gli standard per il settore”.

Su Google Chrome si sono fiondate le autorità USA

In pratica, la preoccupazione del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti è che Google abbia le potenzialità per indirizzare gli utenti ed il mercato ove desideri, limitando sensibilmente la concorrenza.

Nell’ambito delle indagini condotte in questi giorni, le autorità statunitensi stanno ascoltando le varie aziende concorrenti di Google ed altre parti più o meno interessate per raccogliere opinioni su ciò che il colosso di Mountain View dovrebbe vendere e si sta anche valutando se ai suoi concorrenti diretti dovrebbe essere vietato di partecipare ad una potenziale vendita di Chrome, in quanto ciò potrebbe semplicemente spostare il vantaggio da un’azienda all’altra e non mettervi fine.

I possibili scenari

Il Dipartimento di Giustizia si prepara a quella che potrebbe essere una lunga battaglia legale antitrust contro Google e resta da capire, nel caso in cui le autorità dovessero avere la meglio, come potrebbe cambiare l’esperienza degli utenti Chrome per quanto riguarda i vari servizi offerti dal colosso di Mountain View.

L’attuale livello di integrazione diventerebbe soltanto un ricordo o resterebbe disponibile l’intero ecosistema di cui oggi è possibile usufruire?