In un ipotetico futuro, uno studioso che volesse studiare la storia dell’evoluzione dei telefoni cellulari potrebbe definire questa come l’era dei terminali full-touch. Dopo un’ampia diffusione tra gli smartphone delle precedenti generazioni delle tastiere QWERTY, sia a scomparsa (es. HTC TyTN II) che fisse (es. Palm Centro), l’attuale generazione sembra preferire l’utilizzo degli input da schermo touch come unico metodo di interfaccia con l’utente. Nonostante questo sia il trend del mercato, ciò non significa che non esista una fetta di utenti che preferisce una tastiera fisica ad una virtuale. La canadese RIM, con i suoi BlackBerry, va a soddisfare proprio le esigenze di questa (ristretta) fetta di utenti che, per abitudine o per praticità, è ancora attaccata a dei tasti con un feedback tattile preciso. Recentemente, la koreana LG ha proposto il suo Optimus Pro che va a collocarsi nella fascia medio-bassa dei terminali Android e propone una tastiera fissa QWERTY in portrait, in diretta competizione con i prodotti di RIM.

Motorola ha all’attivo il Droid Pro, simile all’Optimus Pro come aspetto e come destinazione. Il Droid Pro non spicca però per caratteristiche tecniche, al contrario dei “fratelli” con tastiera a scorrimento laterale che si posizionano nella fascia alta del mercato con soluzioni hardware spesso all’avanguardia. Il Motorola Pax è fondamentalmente un aggiornamento del Droid Pro, con uno schermo da 3,5″ a risoluzione 480×800, processore dual core di cui non si conoscono ancora le precise specifiche e batteria che dovrebbe essere vicina ai 1800-1900mAh. Una batteria così capiente dovrebbe essere in grado di garantire una funzionalità piena per una giornata intera e forse anche più.

Il telefono sarà in vendita negli Stati Uniti con l’operatore Sprint, ma speriamo di vederlo presto anche in Europa a ravvivare la scena dei terminali QWERTY.

[Via androidcommunity.com]