Ad una prima occhiata, si potrebbe dire che l’ultimo arrivato della serie Optimus di LG sia molto vicino ai BlackBerry di RIM. In realtà, ad uno sguardo più approfondito, si può intravedere una somiglianza netta con i vecchi smartphone Palm, come ad esempio il Centro o il Pixi. Il target di mercato è, in ogni caso, il medesimo: l’utenza business che preferisce la consolidata e ben conosciuta tastiera fisica alla tastiera virtuale in uso su gran parte dei dispositivi Android, roccaforte dei BlackBerry. La disposizione dei tasti è quasi identica alle proposte di Palm (ormai HP), con la differenza dei soli caratteri secondari associati al tasto “fn”. I tasti sono in plastica rigida, con un buon feeling e un buon feedback anche per coloro abituati a tasti più soffici (o gommosi come sui Palm/HP). Unico neo è la dimensione molto ridotta dei tasti, che unita alla rigidezza degli stessi richiede un certo periodo per abituarsi. Lo schermo capacitivo da 2,8″ con risoluzione HVGA (480×320) non è certamente enorme, ma permette di gestire in tranquillità le funzioni telefoniche e la maggior parte delle applicazioni di utilità produttiva, mentre sicuramente è poco adatto per i giochi. I tasti fisici tipici di Android (menù, home, indietro e ricerca) sono posti subito sotto lo schermo e sono rigidi esattamente come gli altri tasti.

All’interno del dispositivo troviamo un processore da 600MHz di frequenza di clock, pari a quello trovato sull’LG Optimus One – anche se taluni dicono che sia da 800MHz. La RAM dovrebbe ammontare a 512MB (fonti dicono 256MB). Il sistema operativo installato è Android 2.3 Gingerbread.

L’Italia è il primo mercato in cui il dispositivo viene reso disponibile, con un prezzo pari a 179€.