Riavvolgiamo il nastro fino a febbraio: LG G6 debuttava al MWC di Barcellona con design borderless e l’inedito rapporto di forma 18:9 sugli scudi. L’intenzione? Chiarissima: rendere usabile un dispositivo dall’ampia diagonale. Anticipando praticamente tutti, la casa coreana mostrava di credere con forza che l’evoluzione mobile passasse proprio da lì. Ovviamente la mossa non fu frutto del caso, ma venne supportata da studi approfonditi come quello pubblicato in queste ore.

La galleria di infografiche in calce all’articolo affronta il “caso borderless” esaminando diverse questioni. Tutto parte da un’indagine sulle spedizioni di smartphone dal 2015 al 2021, in cui la previsione mostra come già dal prossimo anno le vendite di prodotti da almeno 5.5 pollici supereranno quelli più piccoli. Ovviamente, sottolinea lo studio condotto da IDC, il merito è per buona parte riconducibile ai borderless.

Le infografiche si concentrano poi sui motivi che spingono l’utenza a comprare smartphone dalle cornici ridotte, con la fruizione dei contenuti multimediali a farla da padrone. Ragioni che non devono cozzare con l’esigenza di utilizzare il dispositivo con una sola mano, messa in luce dalla quarta slide. Tramite l’analisi delle cinque operazioni più fastidiose su uno schermo piccolo, le ragioni per cui un prodotto borderless è più produttivo e le scuse più frequenti per non acquistarne uno, LG conclude con un riassunto dello smartphone ideale emerso dalla ricerca. Lo vedremo mai?