La notizia dell’ordine esecutivo firmato la scorsa settimana dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che impedisce alle aziende americane di vendere tecnologia a Huawei e alle sue consociate, non sembra sconvolgere Ren Zhengfei, fondatore del colosso cinese delle telecomunicazioni.

Questo non significa che l’azienda sia perfettamente in grado di reggersi sulle proprie gambe e Ren ringrazia le compagnie americane che con la loro tecnologia e la loro competenza in materia hanno contribuito alla crescita di Huawei.

Da quello che so, le compagnie statunitensi hanno cercato di convincere il loro governo a lasciarle collaborare con Huawei… Abbiamo sempre bisogno di chipset sviluppati negli USA e non possiamo avere una mente ristretta escludendo a priori i prodotti americani.“”

Secondo il fondatore di Huawei le restrizioni commerciali non incideranno in alcun modo sui piani per il rilascio del 5G di Huawei, che ha un vantaggio tecnologico di 2-3 anni rispetto alla concorrenza: “Il governo USA sta sottovalutando le capacità di Huawei.” La revoca temporanea del bando non farà la differenza per il produttore cinese, che da tempo aveva iniziato ad accumulare scorte, prevedendo questo tipo di reazione da parte dell’amministrazione Trump.

Nel frattempo i social media cinesi, Weibo in particolare, sono in fermento e gli utenti cinesi stanno esprimendo il loro forte sostegno a Huawei, sottolineando il fatto che la compagnia sviluppa già buona parte dei componenti che le servono e che sarebbe già pronto un sistema operativo proprietario nel caso non dovesse essere trovata una soluzione.

Il problema della licenza Android, e dei relativi servizi Google, non tocca particolarmente l’utenza cinese, visto che i servizi di Mountain View sono in gran parte banditi. Il problema si pone per gli utenti degli altri Paesi, Europa inclusa, ma la sospensione temporanea sembra dare spazio a trattative politiche-commerciali che potrebbero portare a una soluzione della controversia.