Gli italiani (e non solo probabilmente) hanno paura di rimanere a piedi con la batteria del loro smartphone. Una ricerca Huawei ha deciso di approfondire le abitudini italiane sulle batterie e l’impatto che hanno sulla loro vita.

La ricerca è stata svolta su un campione di 2036 persone e ha svelato tre principali personalità in materia di batteria:

  • boosters (48%), ammettono di portare sempre con loro un caricabatterie o un caricabatterie portatile;
  • survivors (34%), i più previdenti, sfruttano al massimo ogni secondo dalla carica della batteria, chiudendo le applicazioni più pesanti e passando alla modalità di risparmio energetico quando serve;
  • borrowers (18%), come si intuisce dal nome, prende in prestito caricabatterie da amici e colleghi in quanto si dimentica di ricaricare il telefono al momento opportuno.

Il 70% degli intervistati si dichiara tranquillo a uscire di casa solo con percentuali di autonomia residua sopra il 76%, mentre solo l’8% è sereno con percentuali tra il 26% e il 50%. Nel caso, gli italiani non avrebbero problemi a chiedere in prestito il telefono a un estraneo (70%), ad acquistare un power bank (93%) o a offrire un caffè per avere in cambio la desiderata carica (85%). I più grandi timori in questi casi riguardano il non poter chiamare nessuno in caso di emergenza (60%) e la possibilità di perdere la chiamata del proprio partner (21%).

Secondo la ricerca Huawei solo il 32% degli italiani ammette di ricaricare il proprio smartphone 2 volte al giorno e l’83% si lamenta che la batteria non duri mai più del tempo promesso; la durata della batteria è sempre più una caratteristica importante in fase di acquisto di un nuovo dispositivo, ma l’89% ha avuto a che fare con “morti improvvise” dello smartphone anche quando la batteria non sembra diminuire la sua percentuale di carica (o dare segnali di danneggiamento), l’82% si lamenta di un processo di ricarica troppo lento e il 57% sostiene di non riuscire a far durare la batteria 24 ore con un utilizzo intensivo.

I produttori di smartphone sembrano iniziare finalmente a comprendere queste esigenze: Huawei P20 Pro dispone ad esempio di una batteria da 4000 mAh, ma anche Samsung si è decisa finalmente in tal senso, integrando un’unità da 4000 mAh sul nuovissimo Galaxy Note 9. Anche voi avete questa “ansia da batteria”?