In una nota agli investitori, l’analista di KGI Ming-Chi Kuo prevede che il produttore cinese Huawei introdurrà modelli di smartphone con funzionalità di rilevamento 3D nel corso del 2019.

Il produttore cinese inizierà con soluzioni di luce strutturata come quelle che si trovano nella fotocamera TrueDepth di Apple iPhone X ma, a dire di Kuo, si sposterà su sensori più piccoli ed economici entro il secondo o il terzo trimestre del prossimo anno (i modelli con sensore ToF potrebbero sostituire quelli con tecnologia a luce strutturata entro tre o sei mesi dopo l’inizio della produzione di massa).

Anche altri produttori Android potrebbero seguire Huawei e costruire i propri sistemi di riconoscimento facciale utilizzando la tecnologia ToF.

Sempre a dire di Kuo, la tecnologia ToF diventerà la soluzione di riconoscimento facciale tradizionale nel panorama Android, salvo che la produzione e la qualità del riconoscimento non diventino problemi importanti.

Ricordiamo che, secondo un recente report di TrendForce, gli utenti non sono ancora così attratti dal sistema di sblocco con riconoscimento facciale, trovando più pratico quello basato sulle impronte digitali.

Apple al momento nel campo del riconoscimento facciale è in deciso vantaggio rispetto ai concorrenti Android (c’è chi parla addirittura di due anni) ma la diffusione dei sistemi basati sulla tecnologia ToF potrebbe rimescolare le carte.