Dovrebbe durare ancora un breve periodo, nell’ordine delle due o delle quattro settimane massimo, il bando alla vendita a Huawei delle società statunitensi, secondo fonti ufficiali del governo americano.

Dopo il terremoto scatenato dal presidente Donald Trump con blocco alle attività del colosso cinese sul suolo statunitense con relative conseguenze a cascata da Google fino ai vari partner commerciali, ora la situazione sembra essere pronta a stabilizzarsi.

Già allo scorso G20, Trump aveva aperto al definitivo stop alle ostilità, senza però dettare un termine preciso. Larry Kudlow, presidente del National Economic Council (Consiglio Economico Nazionale) aveva affermato di non poter ancora parlare di una vera e propria amnistia nei confronti di Huawei, che infatti rimaneva all’interno della lista sensibile. Tuttavia, il Segretario al Commercio Wilbur Ross aveva anticipato il rilascio di specifiche licenze per consentire alle società di poter vendere i loro prodotti e servizi a Huawei.

Questo avverrà dietro valutazione dei rischi per la sicurezza nazionale da parte delle autorità competenti, come spiegato da un portavoce del Dipartimento del Commercio, che aveva affermato che sarebbero state valutate tutte le licenze per determinare ciò che è nell’interesse della nazione per la sicurezza nazionale.

La decisione dovrebbe essere messa in pratica nel giro di 2-4 settimane, tempo per richiedere un’apposita licenza. Secondo il ben noto analista Ming Chi Kuo, le restrizioni saranno inferiori entro la fine di luglio, compreso col fondamentale partner di Google così da raggiungere il numero consistente di 260 milioni di dispositivi spediti nel 2019.

E il fatturato di Huawei nei primi sei mesi, nonostante i ben noti problemi, è in crescita.