Huawei ha deciso di passare al contrattacco nei confronti del governo degli Stati Uniti dopo essersi difesa contro presunte accuse di spionaggio e frodi bancarie legate alle sanzioni americane contro l’Iran.

Durante una conferenza stampa, il colosso cinese ha annunciato di aver intentato una causa contro il governo degli Stati Uniti presso un tribunale federale del Texas, sostenendo che il divieto di utilizzare i suoi prodotti da parte di agenzie e appaltatori federali è incostituzionale.

Ricordiamo che Huawei è il maggiore produttore mondiale di apparecchiature per le telecomunicazioni e una crescente minaccia per Apple nella corsa mondiale al mercato degli smartphone.

Secondo il colosso cinese, ad essere incostituzionale è la Section 889 del National Defense Authorization Act, normativa che contiene restrizioni per impedire alle agenzie federali di utilizzare prodotti o servizi forniti da Huawei.

Durante la conferenza stampa, il produttore cinese ci ha tenuto a precisare che per 30 anni ha mantenuto un solido livello di sicurezza e non ha mai installato backdoor nelle sue apparecchiature, aggiungendo che il governo degli Stati Uniti non ha mai fornito alcuna prova a supporto delle accuse secondo cui Huawei rappresenta una seria minaccia per la sicurezza.

Pare che i funzionari del governo statunitense da tempo abbiano avvertito le compagnie nazionali e altri governi dei rischi nell’utilizzare le apparecchiature Huawei per le minacce che la Cina potrebbe creare con la sua tecnologia di spionaggio.