Mentre i rapporti commerciali tra Stati Uniti e Cina restano a dir poco complicati, l’Amministrazione Trump ha dato il via ad un nuovo capitolo della propria battaglia nei confronti di Huawei, questa volta con riferimento al fenomeno della “pirateria” nel campo della proprietà intellettuale.

Stando a quanto riferito da The Wall Street Journal, infatti, i procuratori statunitensi avrebbero avviato delle indagini su nuovi casi di presunti furti di tecnologia ad opera di Huawei Technologies Co. Pare che il colosso cinese sia accusato di avere rubato la proprietà intellettuale da privati ​​e compagnie per diversi anni e di aver assunto ex dipendenti di aziende sue rivali.

Al momento né il colosso cinese delle telecomunicazioni né il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti hanno voluto commentare la vicenda ma sono già in tanti a ritenere che tale ennesima accusa potrebbe essere utilizzata dal governo USA come un’ulteriore “arma” per rendere ancora più tesi i rapporti commerciali con la Cina.

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