Era il 1999 quando Germania, Francia e Italia decisero di collaborare per realizzare Galileo e finalmente, dopo 17 anni, è pronto a fare il suo debutto: sarà operativo, infatti, da giovedì 15 dicembre 2016.

Galileo, il Global Navigation Satellite System (GNSS) dell’Europa, è quindi pronto a dare battaglia al GPS degli USA e al GLONASS della Russia e a rendere l’Europa indipendente anche nel settore dei sistemi satellitari di navigazione. Galileo promette di essere più veloce, preciso e di raccogliere più informazioni sia del GPS che del GLONASS.

Offre un servizio gratuito che permette di localizzare un oggetto sul globo con un margine di errore di 1 m e un servizio a pagamento che invece consente la localizzazione di un oggetto con un margine di errore di appena qualche centimetro.

Mette a disposizione, inoltre, un servizio che permette ai soccorritori di restringere la posizione di una persona in un raggio di 5 km in appena 10 minuti, quando la concorrenza attuale impiega fino a 3 ore per restringere la posizione di una persona in un raggio di 10 km.

Potrà contare al lancio su 18 satelliti, su 26 nel giro di due anni e 30 in un prossimo futuro, obiettivo prefissato per il suo massimo funzionamento. Aspettiamoci quindi smartphone, smartwatch e tablet ancora più precisi e veloci nella geolocalizzazione.

Non tutti i dispositivi potranno utilizzarlo, poiché è richiesto il supporto da parte del chipset: ad esempio, per ora, è supportato dai SoC Snapdragon 820, 821, 652, 650, 625, 617 e 435 di Qualcomm e necessita di un aggiornamento firmware per essere abilitato.