Google ha lavorato sodo negli ultimi anni per rendere l’esperienza di Android sempre più “liscia” e premium. L’OS del robottino verde tradizionalmente ha guardato più alla sostanza che ai giochi di luce, ma a Mountain View per tenere vicina la concorrenza hanno messo su un cantiere che era e resta aperto. E sembra ci abbiano preso gusto.

Secondo le ultime voci Google sta lavorando alla risoluzione di una piccola noia che non avrà risparmiato fastidi ai diversi habitué dello streaming audio Bluetooth (e da quando ha preso piede la moda di sopprimere il jack da 3.5 mm il bacino è in espansione). Non troppo di rado capita di assistere a “salti” nella riproduzione di un brano, a grandi linee la stessa sensazione restituita da un CD la cui superficie ha subìto trattamenti poco ortodossi.

Questo avviene nelle situazioni di maggior carico a causa di una deprioritizzazione del processo di riproduzione Bluetooth in favore di altri che agitano le braccia in direzione del processore. Google conta di risolvere nel modo più ovvio, ossia concedendo una sorta di corsia preferenziale alla riproduzione Bluetooth allo scopo di assicurarle la cima delle “cose da fare”. Risultato? Audio pulito anche nei frangenti più caotici.

Un’altra accortezza sarebbe in dirittura d’arrivo sui Google Pixel 2 e Pixel 2 XL. Al richiamo vocale e alla pressione sul frame, starebbe infatti per aggiungersi la possibilità di un tap prolungato sul Display Ambient per richiamare le attenzioni di Google Assistant (che ha già iniziato a parlare italiano).

Vai a: Google Pixel 2 XL sfida iPhone 8 Plus in un video speed test