Eric Schmidt, presidente esecutivo di Google, ha confermato, durante l’annuale conferenza per gli sviluppatori BoxDev, che gli sforzi messi in campo da Google in relazione alla crittografia stanno dando i loro frutti.

Conoscerete tutti il caso Snowden, un ex collaboratore della CIA che ha resi pubblici diversi programmi di sorveglianza di massa messi in atto dal governo statunitense e britannico; Schmidt ha affermato che Google, dopo che tutto questo era venuto a galla, è stata molto turbata, e che lui stesso è stato uno dei primi a suggerire la crittografia come unico modo per evitare la sorveglianza governativa. Ovviamente, tutto questo ha scatenato un vero e proprio dibattito, contrapponendo i favorevoli a chi era contrario all’uso della crittografia accusandola di rallentare le indagini e di mettere a rischio la sicurezza.

Schmidt, riguardo al Partiot Act, ha notato che in quanto legge esso debba essere seguito, ma per mezzo di opportuni mandati, a differenza della vigilanza di massa senza riguardi che era stata messa a nudo da Snowden.

Google prende poi una netta posizione nel dibattito americano sulla neutralità della rete, dichiarando anche come Cina e Russia siano dei cattivi esempi di stati nazionali che incidono sui diritti del cittadino.

Il prossimo 1 Giugno negli Stati Uniti sarà il termine per la riforma del Patriot Act, e siamo sicuri che il Congresso dovrà rivedere molte cose, con la crittografia che assumerà un importante ruolo.

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