La “link tax“, meglio conosciuta come “tassa su Google News“, sta arrivando anche in Italia. È stata inserita all’interno del disegno di legge sulla concorrenza che passerà al vaglio del Consiglio dei Ministri durante la giornata di oggi.

L’imposta negli altri stati europei prevede che tutti gli aggregatori di notizie (da qui il riferimento a Google News, che è il servizio più famoso in questo campo) debbano pagare una somma di denaro agli editori per ogni articolo indicizzato.

La tassa su Google News è già attiva in Spagna e in Germania ed ha portato a risultati disastrosi. Il Spagna il servizio G News ha addirittura chiuso, causando un crollo del traffico verso i siti di notizie pari al 10% – 15%.

In italia le modalità di applicazione non sono ancora chiare. Il quotidiano La Repubblica ha definito così la norma:

[la link tax] prevede l’obbligo ad un accordo commerciale con gli editori, pena l’apertura di un contenzioso presso l’AgCom oppure gestito direttamente dal dipartimento dell’editoria di Palazzo Chigi, prima che la tentata conciliazione si trasferisca in tribunale.

L’intenzione sembra essere quella di aprire un tavolo di trattativa tra Google e gli editori al fine di arrivare ad una decisione condivisa. Attendiamo maggiori lumi in merito, nella speranza di non doverci privare di Google News.

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