Google sembra essere pronta a compiere il passo che in molti negli Stati Uniti attendevano da tempo. Stando ad un report diffuso dal Wall Street Journal il colosso della ricerca starebbe trattando con alcuni dei più importanti carrier americani (Sprint e T-Mobile) per lanciare un proprio servizio di telefonia cellulare.

Google, in pratica, starebbe preparando il terreno per divenire un operatore mobile virtuale. Con questo termine, abbreviato in inglese con la sigla MVNO, si intende una società che fornisce servizi di telefonia senza possedere le licenze per lo spettro radio e senza avere a disposizione delle infrastrutture proprie: un operatore virtuale si appoggia totalmente sulle reti di un operatore mobile reale – in questo caso Sprint e T-Mobile. In Italia esistono tantissimi MVNO, tra i quali i più noti sono PosteMobile, CoopVoce, Noverca (da poco chiuso) etc.

Ma quale interesse avrebbe Google nel compiere questo passo? In primo luogo avrebbe la possibilità di vendere i dispositivi Nexus sotto contratto esattamente come già fanno i maggiori carrier nordamericani, in secondo luogo potrebbe avere il controllo sulla quantità e sulla qualità del software preinstallato al momento della vendita (bloatware), in terzo luogo potrebbe offrire promozioni vantaggiose e guadagnare velocemente grosse fette di pubblico.

Il possesso di una rete cellulare offrirebbe inoltre a Google la possibilità di potenziare i propri servizi, in particolare Hangouts e Google Voice. Già si parla di un possibile piano dati illimitato che, unito ad un numero Google Voice, consentirebbe agli utenti di telefonare anche in mobilità senza doversi preoccupare del traffico dati. Nei piani di Google non rientra tuttavia la possibilità di utilizzare Hangouts (e Voice) per le chiamate classiche: tutto continuerà a passare attraverso la rete internet.

Le ambizioni come MVNO., stando ad un ulteriore report, non sarebbero le uniche a stuzzicare la fantasia del colosso californiano in questo momento. I dirigenti di Google starebbero infatti valutando tutte le possibili opzioni per rinforzare e rendere maggiormente appetibile Google Wallet allo scopo di competere con Apple Pay.

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