Tutti coloro che posseggono un’app come Google Now, Apple Siri o Microsoft Cortana li utilizzano spesso per dettare dei comandi vocali per ricercare un indirizzo, effettuare chiamate o rispondere ai messaggi. Ebbene, un utente su reddit in questo post afferma di essere stato assunto da una società indipendente da quelle sopracitate e che questa abbia accesso a delle registrazioni di cui l’impiegato deve rilevare la correttezza della relativa trascrizione testuale. Tra queste registrazioni, l’utente ha riconosciuto alcuni comandi forniti alle applicazioni di ricerca, tra cui appunto quelle di Google, Apple e Microsoft.

Non si sa come la società sia entrata in possesso di queste registrazioni, ma possiamo solo supporre che queste aziende le abbiano fornite ad essa per rilevare eventuali ricorrenze negli errori di trascrizione automatica e correggere, quindi, gli errori più comuni.

Comunque questo non è il primo scandalo simile. Già tempo fa Facebook fu accusata del fatto che la propria applicazione fosse sempre in ascolto dell’audio rilevato dal microfono del proprio dispositivo, e lo stesso vale per le Smart TV di Samsung. Inoltre, nulla di simile risulta dalle clausole che accettiamo quando decidiamo di usare le suddette applicazioni o i dispositivi, per cui azioni di questo tipo non dovrebbero essere consentite.

Per gli utenti di Google, è possibile visualizzare una lista dei file audio salvati da Google effettuando il login a questo indirizzo. In alto è possibile leggere chiaramente “Solo tu puoi visualizzare la cronologia“, di conseguenza questa non dovrebbe essere in alcun modo fornita a terzi, potendo contenere, talvolta, anche informazioni riservate.

Vedremo come evolverà questa situazione nei prossimi giorni, e cosa risponderanno le aziende accusate di fornire suddette registrazioni a società terze. Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti.

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