Di recente è nata una sorta di piccola “controversia” riguardo Google Assistant, in quanto alcuni utenti si sono lamentati del fatto che facendo domande su Gesù o Dio, l’assistente virtuale non riconosce tali “figure”, rispondendo che non è in grado di fornire un aiuto.

Addirittura qualcuno è arrivato ​​al punto di accusare Google di pregiudizi anticristiani, in quanto ciò non accade per altre figure religiose come Buddha e Maometto. Ma secondo il colosso di Mountain View c’è una spiegazione ragionevole.

Il motivo per cui Google Assistant non risponde sarebbe la volontà del produttore statunitense di “garantire il rispetto”. In casi come questo e con argomenti così delicati, infatti, potrebbe capitare di fornire una risposta imprecisa o, nel peggiore dei casi, offensiva semplicemente perché le risposte vengono estratte dalle pagine Web e Gesù e Dio sono figure soggette anche a tanti insulti online.

Tale sistema di protezione di Google Assistant non è limitato a queste due parole e in ogni caso in cui il contenuto è “più vulnerabile a vandalismo e spam” non viene fornita una risposta.

Nonostante l’espressione “intelligenza artificiale”, ancora non è stato raggiunto un sistema veramente intelligente. In sostanza, i sistemi di intelligenza artificiale dipendono ancora da ciò che gli umani insegnano loro.