Nel corso di una intervista rilasciata a Davos, Svizzera, dove si trova per partecipare al World Economic Forum 2018, il CEO di Google Sundar Pichai ha parlato di intelligenza artificiale, tasse e dati. Lo ha fatto con Klaus Schwab, fondatore del Forum, sottolineando che pur essendo una compagnia globale Google vuole operare come una compagnia locale in ogni Paese in cui è impegnata.

Pichai ha parlato delle responsabilità che derivano dal dover gestire i dati personali di così tanti utenti, affermando che al momento Google opera nella convinzione che i suoi utenti si fidino. E la fiducia, ha sottolineato il CEO del colosso di Mountain View, è una cosa facile da perdere se le cose non vengono gestite correttamente.

In merito alle nuove proposte di tassazione, Google si dice pronta e felice di pagare tasse più elevate, qualsiasi sia il tasso considerato giusto dal mondo. Il discorso si è inevitabilmente spostato sull’intelligenza artificiale, il nuovo motore trainante della tecnologia, che sembra destinata a entrare in ogni aspetto delle nostre vite.

L’intelligenza artificiale è probabilmente la cosa più importante alla quale abbia lavorato l’umanità. Credo sia una cosa più importante dell’elettricità o del fuoco. E ogni volta che lavori con la tecnologia, devi imparare a conoscerne i benefici, minimizzando gli aspetti negativi.
Quando pensiamo a tutti i problemi del mondo, scopriamo che abbiamo quasi sempre dei vincoli sulle risorse. L’intelligenza artificiale, per la prima volta, offre nuove opportunità. Le cose che sembrano vincolate e destinate a non portare benefici potrebbero cambiare in futuro.

Nel frattempo Alphabet, la compagnia sotto cui opera anche Google, ha presentato Chronicle, la nuova unità indipendente che opererà nel settore della cyber sicurezza. La missione della nuova divisione è quella di cercare, tracciare e fermare i cyber attacchi, con due diverse modalità: una piattaforma di cyber sicurezza e analisi dei dati e un servizio anti malware intelligente chiamato VirusTotal.

Secondo il CEO Stephen Gillet grazie all’aiuto del machine learning e alle capacità di ricerca, Chronicle è convinta di poter aiutare le imprese a raggiungere un livello di sicurezza superiore a quello attuale. Alcune compagnie incluse nella Fortune 500 stanno già testando un’anteprima della nuova piattaforma di sicurezza, basata sulla prevenzione piuttosto che sulla pulizia e sul controllo dei danni.

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