“Qual è l’app di messaggistica istantanea più sicura del momento?” È questa la domanda alla quale i ragazzi di Amnesty International hanno cercato di dare una risposta grazie al loro approfondito studio.
Stando a quanto rivelato, i soggetti più a rischio sono i giovani, gli attivisti e i giornalisti che mediamente condividono un gran numero dettagli personali sulle app di messaggistica istantanea.
Lo studio di Amnesty International ha preso in esame le principali applicazioni di messaggistica istantanea, tra cui quelle con crittografia end-to-end predefinita:
- iMessage di Apple
- Facetime di Apple
- Line
- Google Duo
- Viber
Le app con crittografia end-to-end, ma non impostata come predefinita:
- Messenger di Facebook
- Google Allo
- Telegram
- Kakao Talk
Le app prive di crittografia end-to-end:
- Skype di Microsoft
- Snapchat
- Hangouts di Google
- QQ Messenger
- Blackberry Messenger
Basandosi su questi dati, è stato possibile analizzare le varie aziende che si occupano di comunicazione assegnando una valutazione da 1 a 100 a ciascuna di loro.
Sul podio dei “tutori della privacy” abbiamo Facebook (punteggio 73/100), Apple (punteggio 67/100) e Telegram (punteggio 67/100). Tutte e tre le aziende hanno esclusivamente app con la crittografia end-to-end a disposizione dell’utente, ma non tutte sono abilitate di default. In questo campo, solo Apple ha ottenuto un buon risultato, tuttavia i ragazzi di Cupertino si sono dimenticati di avvisare gli utenti che i messaggi inviati ad altri utenti con un dispositivo che non sia Apple, non sono in alcun modo crittografati. A chiudere il podio abbiamo Telegram che per quanto sicuro possa essere, non imposta la crittografia end-to-end come predefinita.
Google è appena sotto al podio con Google Duo che possiede la crittografia end-to-end di default, Allo che la possiede ma non è impostata di default, mentre Hangouts, nonostante sia un prodotto dedicato anche alle aziende, non possiede alcun tipo di crittografia end-to-end.