La questione delle cosiddette applicazioni freemium, ovvero le app gratuite che richiedono acquisti in-app per poter essere utilizzate al 100%, è da tempo sul tavolo dell’AGCM, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Durante il mese di Maggio l’Autority aveva avviato un procedimento di verifica nei confronti di Google, Amazon, iTunes e Gameloft allo scopo di valutare il comportamento delle aziende in merito proprio alla diffusione di software freemium.

Quest’oggi l’AGCM ha annunciato di aver accolto gli impegni presentati dalle società sopracitate, le quali hanno provveduto anzitutto ad eliminare le scritte “gratis”, “free” etc. dai rispettivi store ed hanno inoltre proposto misure volte a consentire ai consumatori un controllo efficace sui pagamenti, in modo da impedire acquisti non voluti.

Citiamo dal comunicato:

Nel corso del procedimento, le parti hanno presentato articolate proposte di impegni ai sensi dell’articolo 27, comma 7, del Codice del Consumo. I titolari degli store online, in particolare, hanno sostituito termini quali “Gratis”, “Free” e altri, con espressioni tali da rendere chiaro ai consumatori che un’App scaricabile gratuitamente può comportare la necessità di effettuare successivi pagamenti per una sua piena utilizzazione. Gli stessi operatori hanno proposto, inoltre, misure volte a consentire ai consumatori  un più efficace e consapevole controllo sugli strumenti di pagamento associati al dispositivo, in modo da impedire acquisti non voluti.

Nella sua decisione, l’Autorità presieduta da Giovanni Pitruzzella ha tenuto in particolare considerazione la scelta delle parti di proporre impegni che si estendono al territorio dell’intera Unione europea. In virtù di queste misure, rese obbligatorie dall’Agcm, i consumatori potranno contare ora su garanzie superiori a quelle che si sarebbero potute conseguire sanzionando i professionisti coinvolti nella pratica commerciale.

L’Autority ha precisato che le società (Google, Amazon, iTunes e Gameloft) non sono state multate proprio grazie agli impegni presi e alle pratiche già messe in atto. Una vittoria per tutti insomma.

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