Il tallone d’Achille di tutti gli smartphone è ovviamente la batteria, la quale non riesce a fornire un’adeguata autonomia che può permettere di raggiungere almeno i 2 giorni di utilizzo. Solo alcuni dispositivi, come Motorola Razr MAXX, riescono in parte in quest’impresa grazie alla batteria da 3.300 mAh di cui sono dotati, ma tutti gli altri in effetti sotto questo punto di vista lasciano parecchio a desiderare.
Per il resto, lo smartphone si presenta come un dispositivo di fascia medio-alta, con un processore quad-core, 1 GB di RAM e display da 4,7 pollici HD. Altre caratteristiche su questo dispositivo non sono ancora state comunicate, ma sappiamo che sul suo lato destro è presente un tasto dedicato al risparmio energetico.
Una delle particolarità interessanti di questo dispositivo è inoltre la velocità con cui viene effettuata la ricarica della batteria. Se, infatti, lasciamo lo smartphone in carica per 10 minuti con la batteria allo 0%, il dispositivo sarà in grado di offrire ben 10 ore di autonomia in stand-by o 2 ore di autonomia in chiamata. Con 30 minuti di ricarica, invece, lo smartphone può offrire ben 57 ore di autonomia in stand-by e 6 ore di autonomia in chiamata.
Sicuramente tutte le aziende del panorama Android dovrebbero apprendere da Philips quella che è l’ottimizzazione dei consumi, che senza utilizzare mezzi termini possiamo dire che passa sempre in secondo piano. Com’è ovvio, inoltre, questo è comunque ancora poco e ci si augura che in un futuro molto prossimo si arrivi a realizzare batterie e ad ottimizzare il software e l’hardware in maniera tale da riuscire a coprire almeno 3 giornate di utilizzo.