Il gaming su dispositivi mobili, siano essi tablet o smartphone, è da poco tempo diventato interattivo, ma con un nuovo senso a quest’aggettivo. Il termine “interattivo” in questo caso, come sempre quando parliamo di Ingress, significa gioco in realtà aumentata che ci porta a “interagire” con l’ambiente che ci circonda, sia da un punto di vista fisico che sociale. Alcune volte, quando abbiamo discusso di questa nuova realtà ludica, si è parlato di Ingress come un gioco di tipo “Social Changer”, ma se ci state giocando avrete sicuramente capito a cosa ci si può riferire: interazione a 360 gradi con l’ambiente che ci circonda una volta varcato l’uscio domestico e la possibilità di poter fare nuove amicizie o, perché no, di scoprire amici che conosciamo già intenti a fare “Hack” sui portali.

Senza dubbio questo gioco, ormai uscito dalla fase di Beta Privata (a cui era possibile accedere solo tramite invito, ma che ormai ha aperto la porta a tutti), è una novità che non smette quasi mai di stancare. Perché quasi mai? Per il semplice motivo che la sola corsa al livello ottavo costituiva lo stimolo principale dei giocatori. Purtroppo, una volta raggiunto l’agognato livello, la situazione iniziava a diventare statica e, a meno di organizzazioni di fazione per quel progetto piuttosto che per una pizza in comitiva, la noia inizia ad incombere.

Recentemente Anne Beuttenmüller, che rappresenta NianticLabs in Europa (ndr da poco, in quanto prima era impegnata negli Stati Uniti), ha svelato un’effimera indiscrezione che potrebbe rompere la monotonia a cui erano ormai avvezzi i “veterani”. Pare che – ma non c’è niente di sicuro – i livelli successivi all’ottavo siano in fase di considerazione, per così dire, “avanzata”. In pratica ne esiste già uno schema di raggiungimento che prevede una serie di missioni, ma l’implementazione all’interno del gioco sembra debba rimanere un mistero o, quanto meno, Anne non si è affatto sbilanciata su questo argomento.

Questa costituisce l’unica bella notizia. Sì, purtroppo ce ne sono altre e sono anche brutte. Anne ha infatti precisato che è pienamente d’accordo con la politica che lo staff completo di NianticLabs ha deciso di seguire, ovvero niente software di terze parti ammesso (su cui peraltro è stata manifestata la tolleranza zero), politica del “no comment” su ogni presunta novità del gioco e, infine, una storia dallo sviluppo continuo.

Come potrebbe finire in modo migliore questa storia, ad esclusione del fatto che probabilmente ci saranno i nuovi livelli? Fondamentalmente ci sono altre due belle notizie: la prima riguarda gli appassionati del gioco che hanno tra le mani un terminale di Cupertino e la seconda chi aspetta di acquistare il Google Glass. Pare, infatti, che dall’anno prossimo ci possa essere una versione di Ingress per iOS e che NianticLabs sia davvero interessata allo sviluppo di una applicazione che possa legare a doppio filo Ingress e Google Glass. Si parla anche di localizzazione, ma non intesa solo come traduzione in varie lingue del gioco. Pare infatti che la storia si evolverà in filoni diversi in base al luogo geografico in cui ci troviamo, che poi comporranno la storia principale del gioco nel suo corso futuro.

Piccole indiscrezioni, di cui abbiamo limitato l’approfondimento della più importante a proposito dei nuovi livelli e del relativo metodo di ottenimento. Se comunque gradite consultare l’intervista integrale, la troverete cliccando su questo collegamento.

Si ringrazia Giovanni Crivello per la segnalazione