A Mountain View si stanno dando da fare per quanto riguarda la questione dei brevetti ed, in particolare, da pochi giorni è stato depositato un brevetto all’USPTO nel quale Google mostra la sua idea di riconoscimento simultaneo di viso ed impronte sui dispositivi mobile.

Come già sappiamo, il solo riconoscimento del volto per sbloccare il dispositivo non basta, in quanto può essere più o meno facilmente aggirato. Occorre quindi qualcosa che faccia da supporto al fine di rendere univoca la determinazione dell’utente che sta utilizzando il dispositivo.

Per questo motivo, Google ha pensato di ideare una nuova soluzione molto intelligente che però dovrà essere ancora perfezionata, la quale prevede l’utilizzo delle sole due fotocamere a bordo degli smartphone, cioè quella frontale e quella posteriore.

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Con la fotocamera frontale si potrà effettuare il riconoscimento del volto, in modo del tutto simile a quanto avviene oggi, mentre per il riconoscimento delle impronte digitali non sarà necessario alcun hardware dedicato. Google, infatti, renderà possibile il riconoscimento delle impronte con la sola fotocamera posteriore, poggiando le dita su di essa.

In questo modo, un processore dedicato al matching (all’incrocio dei dati) effettuerà tutte le dovute associazioni e sarà in grado di fornire una risposta affermativa o negativa: nel caso in cui la risposta sarà affermativa, allora senza dubbio l’utente che sta utilizzando in quel momento lo smartphone è il legittimo proprietario o un’altra persona “fidata”; al contrario, se la risposta sarà negativa, il dispositivo non si sbloccherà.

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Sorge però un’ovvia riflessione a tal riguardo, in quanto se poggiamo un dito sulla fotocamera posteriore non ci sarà abbastanza luce per permettere alla fotocamera di catturare bene l’immagine del nostro dito. A questo, però, Google risponde con una trovata tanto intelligente quanto scontata, cioè posizionando un flash LED circolare all’interno della fotocamera, in modo che possa attivarsi non appena viene rilevata la presenza del dito.

Inoltre, la fotocamera potrebbe essere dotata anche di un sensore touch, in modo che possa rilevare appunto la presenza del dito, ma non è ancora chiaro se questo sensore touch sarà integrato nel vetro esterno oppure sarà un componente posizionato intorno all’obiettivo.

Da quello che emerge dal brevetto, sarebbe possibile anche impostare delle gesture con le dita per sbloccare il dispositivo, piuttosto che far riconoscere le proprie impronte digitali. Infatti, sarebbe possibile far riconoscere alla fotocamera posteriore dei movimenti che riproducono la figura di un cerchio, di un quadrato, di un rettangolo o di una qualsiasi altra figura.

Ricordiamo, infine, che si tratta di un brevetto che illustra una funzionalità che avranno sicuramente i futuri dispositivi di Mountain View e quelli di altre aziende, ma non possiamo ancora sapere se e quando qualcuno la implementerà per primo.

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