Sono poche le persone al mondo a conoscere la lingua dei segni. Ne sono a conoscenza giusto quelle poche, sfortunate, persone che purtroppo hanno grossi problemi di udito o qualche loro stretto familiare, mentre la maggior parte di noi lo ignora completamente. Questo, secondo Google e secondo un gruppo di studenti della scuola Berghs School of Communication di Stoccolma, è una grave mancanza che non ci si può permettere di ignorare, in quanto potrebbero aver luogo delle conversazioni tra persone udenti e non udenti che invece adesso non hanno modo di poter esistere.

In collaborazione con Google, quindi, questi studenti stanno sviluppando una nuova applicazione il cui lancio non è ancora stato determinato: Google Gesture. Si tratta di un’applicazione che lavora in coppia con una fascia indossabile, un dispositivo che traduce i gesti della lingua dei segni in un linguaggio in codice comprensibile all’applicazione, la quale provvede poi a tradurre il tutto in linguaggio parlato che l’interlocutore udente può ascoltare dal proprio smartphone o tablet. Google e gli studenti partecipanti a questo progetto, desiderano quindi abbattere un’altra barriera architettonica con questa interazione e con la continua ricerca. Ecco un video che mostra il funzionamento dell’applicazione:

Gli studenti della scuola Berghs School of Communication di Stoccolma hanno inoltre ricevuto anche un premio al Festival Internazionale di Cannes per la Creatività di questo progetto. Ci auguriamo che i tempi del rilascio di Google Gesture siano brevi e che la stessa applicazione consenta in qualche modo di effettuare l’operazione inversa, ovvero tradurre il linguaggio parlato in quello nella lingua dei segni.

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