Finalmente, dopo circa un anno e mezzo dalla sua comparsa sugli smartphone Android e dalla consegna del brevetto all’USTPO, a Google viene riconosciuto il brevetto per il Face Unlock. Nel 2011 Apple aveva proposto qualcosa di simile, che però operava in maniera differente da come descritto nel brevetto appartenente a Google; quest’ultima, ricordiamo, nell’Ottobre del 2011 lanciò il Galaxy Nexus con a bordo Android 4.0 Ice Cream Sandwich che incorporava già il Face Unlock.

Tale funzionalità, molto divertente più che utile, è stata sempre un po’ al centro di polemiche per quanto riguarda la sua efficacia. Inizialmente, infatti, era sufficiente avvicinare una foto del soggetto proprietario del dispositivo per poter sbloccare lo smartphone, ma successivamente è stata introdotta la funzionalità Liveness che prevedeva che l’immagine dovesse risultare animata per poter sbloccare il dispositivo. Nonostante questo, si è comunque riusciti a trovare il modo di aggirare il controllo del sistema operativo.

Per tale motivo si può ritenere che il Face Unlock sia una funzione ancora in fase “Beta” e che dovrà essere migliorata nel corso del tempo. Naturalmente noi conosciamo il Face Unlock come una funzione che ha come unico scopo quello di sbloccare lo smartphone o il tablet, ma non possiamo avere idea di cosa Google ha in mente per il futuro. Probabilmente lo stesso meccanismo utilizzato per il Face Unlock potrà essere utilizzato per qualsiasi altra funzione, per cui non ci resta che attendere ulteriori aggiornamenti e miglioramenti.

E voi, invece, utilizzate il Face Unlock per sbloccare il vostro dispositivo? Trovate che sia utile in tal senso?

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