Oramai manca poco al Google I/O 2017 e Google annuncia Project Treble, uno strumento con lo scopo di affrontare uno dei problemi più grandi legati ad Android e cioè la distribuzione delle nuove versioni del sistema operativo.

Per capire come Project Treble cambierà il futuro di Android dobbiamo prima conoscere come funziona il rilascio di un nuovo aggiornamento, che si compone oggi di diverse fasi:

  1. La prima è quella della pubblicazione del codice sorgente da parte di Google;
  2. i produttori dei chip che muovono i dispositivi Android modificano tali sorgenti così da renderli compatibili con le proprie architetture hardware;
  3. tali produttori condividono questi sorgenti modificati con i vari produttori di smartphone, affinché ciascun produttore possa procedere alle modifiche proprietarie (come l’integrazione dell’interfaccia grafica e nuove funzionalità);
  4. dopodiché i produttori lavorano con gli operatori mobili per testare e certificare la nuova release;
  5. e infine la nuova release viene pubblicata e distribuita agli utenti finali.

Questa procedura, seppur consolidata e funzionante, richiede inesorabilmente dei tempi molto lunghi, a volte tali da far desistere alcune aziende dall’aggiornare i prodotti meno diffusi.

Con Project Treble, la nuova architettura modulare annunciata, Google separa il cuore di Android dalle implementazioni dei produttori e semplifica così le fasi di rilascio di un aggiornamento. Come per le applicazioni dunque, che oggi gli sviluppatori possono scrivere per funzionare su miliardi di dispositivi diversi grazie alle Developer API, per Android OS viene introdotta la Vendor Interface, un “ponte” capace di separare (e quindi collegare) la parte di codice dei produttori hardware dal cuore di Android (Android Framework).

In questo modo i produttori non dovranno più intervenire sul codice sorgente del sistema operativo per integrare le loro modifiche, perché queste si troveranno ad un livello separato e comunicheranno attraverso la Vendor Interface. Va da sé che ogni modifica dovrà essere compatibile con questo “ponte” e, così come per le applicazioni esiste la Compatibility Test Suite, per i produttori sarà resa disponibile la Vendor Test Suite.

Si tratta di conseguenza di un cambiamento molto importante dato che separa in moduli il sistema operativo. Si potrà di conseguenza aggiornare il cuore di Android in un primo momento e la parte del produttore in un secondo tempo.

Project Treble sarà presente su tutti i dispositivi venduti dopo la presentazione di Android O, ad eccezione dei Google Pixel in cui è già presente l’architettura Project Treble. Maggiori dettagli saranno sicuramente diffusi durante il Google I/O 2017 che si terrà tra il 17 e il 19 maggio, come ogni anno un appuntamento da non perdere.