La prossima versione di Android sarà caratterizzata dall’utilizzo delle librerie OpenJDK al posto delle attuali Java di Oracle. L’utilizzo di queste ultime, nel corso degli anni, ha causato alla società di Mountain View numerosi grattacapi legali, inerenti ai brevetti e al diritto d’autore. La questione è passata anche per la Corte Suprema degli Stati Uniti d’America per poi essere relegata a gradi più bassi di giudizio.


Google è certamente stanca di portare avanti una lotta che ha avuto il suo inizio ben sei anni fa. Dalla prossima versione di Android, infatti, l’azienda adotterà le librerie OpenJDK al posto delle attuali librerie Java, di proprietà Oracle. Le OpenJDK sono librerie Java SE open-source che hanno iniziato a svilupparsi nel lontano 2007, prima che l’azienda di Redwood City acquisisse Sun Microsystems e diventasse proprietaria di Java.

La notizia del cambiamento è stata rilasciata con un comunicato a VentureBeat, dove si cita la collaborazione che Google ha avuto anche in passato con la comunità OpenJDK e le possibilità future date dal nuovo linguaggio open source. Proprio l’utilizzo delle funzionalità dell’ottava versione di Java sembra essere, secondo le parole del rappresentate dall’azienda, la motivazione di questo cambio di rotta. E’ evidente tuttavia come il passaggio alle OpenJDK sia stato fatto per evitare ulteriori problemi legali in futuro.

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