È confermato: Android L sarà la versione di Android che supporterà nativamente l’architettura a 64-bit. A confermarlo è direttamente il contenuto di due commit nel ramo principale AOSP nei quali si può chiaramente leggere un riferimento alla versione a 64-bit di Android ed anche ad un tentativo di cambiamento per quanto riguarda la denominazione delle API.

Prima d’ora avevamo solamente potuto ipotizzare che la prossima versione di Android sarebbe stata sviluppata con compatibilità all’architettura a 64-bit, ma in questo caso arriva una conferma praticamente ufficiale da questi due commit (che vedete nelle immagini qui in basso) pubblicati dagli sviluppatori Android che lavorano in Google.

AOSP-Commit-99021

 

Schermata del 2014-06-23 08:02:09


Oltre questa preziosissima informazione, che però non ci fornisce anche dettagli su una possibile denominazione della nuova versione di Android, al rilascio di Android L farà il debutto anche una novità assoluta per quanto riguarda le API: per la prima volta, le API non avranno una denominazione numerica ma avranno una denominazione alfabetica. Per la prima versione di Android, la 1.0, erano infatti state rilasciate le API di livello 1, mentre con l’ultima distribuzione KitKat sono state rilasciate le API di livello 19. Per la prima volta, quindi, le API avranno la stessa denominazione del sistema operativo che sarà rilasciato: API di livello “L”.

Cosa potrebbe lasciar intendere questa novità assoluta? Oltre al supporto nativo all’architettura a 64-bit, Android L potrebbe introdurre delle grosse novità su più fronti e quindi segnare una grossa discontinuità con le versioni precedenti del sistema operativo. Stesso discorso potrebbe valere anche per le API.

Molti sono portati a pensare che vedremo Android “L” annunciato al Google I/O 2014 e lanciato ufficialmente qualche mese dopo a bordo di un nuovo dispositivo Nexus (Nexus 9?), ed in effetti questa potrebbe essere una possibilità non troppo remota. In ogni caso, personalmente, credo che Google non discosterà molto la strategia adottata degli scorsi anni da quella che adotterà anche quest’anno, per cui mi aspetterei un eventuale annuncio di Android “L” solamente dopo il Google I/O.

Voi invece come la pensate? Fateci sapere nei commenti!

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