I due sistemi operativi di Google, Chrome OS e Android, hanno mostrato i primi segni di una futura integrazione; le app Android iniziano a girare all’interno di Chrome  e i team di sviluppo sono sempre più vicini.

Brian Rakowski, vice-presidente del product management per Android, pur ammettendo l’avvicinamento costante tra i due sistemi ed il lavoro sempre più affiatato tra i due team, esclude grandi cambiamenti a breve e lascia intendere che la strada da percorrere è ancora lunga.

Android è il futuro della società, per stessa ammissione di Larry Page: il sistema operativo più utilizzato su piattaforma mobile genera utili per miliardi di dollari ed è inevitabile il confronto con un sistema che raggiunge appena il 2% su notebook di fascia bassa. Una eventuale procedura di fusione, dunque, non è da escludere ma non è nemmeno da ritenersi semplice ed attuabile in breve tempo.

Come riportato in apertura, Hiroshi Lockheimer ha acquisito la sovrintendenza di entrambi i progetti ed è recente il passaggio di mano da Larry Page a Sundar Pinchai, che aveva alimentato, in estate, indiscrezioni circa una definitiva fusione dei sistemi.

Accertata la nuova posizione di Lockheimer, in un’intervista a CNET con David Burke, Gabe Cohen e Brian Rakowski sulle nuove feature di Android Lollipop, Google minimizza questi piccoli aggiustamenti di rotta e,per bocca dello stesso Rakowski, rettifica:

Non ci sono piani per cambiare il modo in cui funzionano i sistemi. Qualcuno del team Chrome OS sta lavorando sotto la supervisione di Hiroshi, poiché hanno problemi comuni e per loro ha senso lavorare insieme per risolverli.

In definitiva, i due sistemi si avvicinano e si completano, ma probabilmente resteranno due progetti distinti; una certa integrazione sarà di certo gradita all’utente finale, che potrà godere, così, di due sistemi capaci di interagire e di comunicare.

Vi aspettavate qualcosa in più? Gradireste più una fusione definitiva oppure due sistemi ben interfacciati? Al box commenti le vostre considerazioni.

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