La versione 76 di Google Chrome arriva con un aggiornamento piuttosto corposo che è in fase di rilascio da una manciata di ore. Si tratta di uno degli update più ricchi di novità visti finora, ma prima di parlarvi di cosa c’è di nuovo e di come scaricare questa versione inedita, due parole sul perché installare l’aggiornamento al più presto.

Le vulnerabilità di Google Chrome 75

Sono emerse varie vulnerabilità su Chrome 75 che spiegano l’urgenza cui vi accenniamo. Un avviso pubblicato sul Center for Internet Security ha fatto luce su vari problemi che riguardano l’esecuzione di codici arbitrari, inclusi i programmi di installazione o la creazione di nuovi account che i malintenzionati potrebbero sfruttare per esaminare, modificare o perfino eliminare i dati delle vittime.

E il problema è che, in teoria, sferrare un attacco è tutt’altro che semplice dacché l’utente potrebbe incorrervi semplicemente visitando una pagina che sfrutti questa vulnerabilità di Chrome.

Il Center for Internet Security ha dichiarato che per dormire sonni tranquilli basta aggiornare Chrome su desktop o su Android alla versione numero 76.0.3809.87 o superiori.

Per quanto riguarda Chrome OS la situazione è più complicata perché non è in imminente arrivo un aggiornamento. E questo significa che gli utenti debbono necessariamente prendere delle precauzioni per non incorrere in rischi, precauzioni che vanno dal non eseguire software o servizi con privilegi amministrativi e navigare il web in maniera più oculata fino a nuovi update.

Google Chrome 76 dà il benvenuto al tema scuro e a una modalità in incognito invisibile

Chiuso il capitolo Chrome 75, è giunto il momento di dare il benvenuto alla tanto agognata versione 76, versione che porta con sé un mucchio di novità interessanti, sia su desktop, sia su Android.

Una fra le più attese è senza dubbio il tema scuro per i siti web, novità che arriva sia su desktop, sia su Android attivabile nel caso in cui un sito la supporti. Questo vuol dire che se Chrome rileva che un sito abbia il proprio tema scuro, vi passa automaticamente, lasciandovi poi la facoltà di tornare alla visualizzazione standard o meno.

Per il momento sembra funzionare sugli smartphone aggiornati ad Android Q Beta e ai Samsung con la One UI e con la modalità scura attivata.

Un’altra novità particolarmente interessante è quella che riguarda la modalità in incognito. Chrome 76 porta vari cambiamenti in proposito che vanno dal fatto che i siti non possono più individuare gli utenti che navigano in tale modalità. Questo significa che i siti non possono più individuarvi in incognito controllando se l’API FileSystem è disabilitato o meno.

Nuova linfa per le web app progressive e tutte le altre novità

Questione web app progressive, Google Chrome 76 apre nuove possibilità agli sviluppatori per renderle più robuste e utili. C’è ad esempio l’API Web Share Target Level 2 abilitata di default che dà la possibilità alle app web di ricevere file dalle altre app installate, che su Android può significare ricevere link, file, o del semplice testo.

C’è anche la nuova “preventDefault”, una funzione che permette alle web app di mostrare il proprio processo di installazione al posto del classico popup “Aggiungi alla schermata home”. E sempre in tema installazione, anche su desktop spunta un pulsante che compare nella barra degli indirizzi, pulsante col quale dare l’avvio all’installazione in un attimo.

Ci sono poi altre novità minori come il nuovo flag “#identity-disc” che agigunge il proprio profilo Google nell’angolo in alto a destra all’apertura di una nuova scheda con varie funzioni al corredo; cose come la possibilità di linkare una certa frase specifica tramite il flag “Text URL Fragments”; o ancora nuove soluzioni per caricare le pagine in maniera intelligente per chi utilizza connessioni lente, soluzioni che si basano sul fatto di evitare di caricare le immagini o le pubblicità prima che compaiano sullo schermo.

Insomma, tanta carne alla brace per questa versione 76 di Google Chrome, versione che, come vi dicevamo, è finalmente in fase di roll out sia su desktop, sia su Android. Se non l’avete ancora ricevuta sappiate che è questione di ore, di giorni al massimo. Ma putacaso non vogliate aspettare, qui potete scaricare il file APK della versione in questione.