A partire da questa settimana, Facebook inizierà a mettere in secondo piano i post che contengono spam o cosiddette “esche da click”, che incitano gli utenti a compiere azioni come condividere, taggare, lasciare un like o un commento.

I post che chiedono agli utenti di “Taggare un amico a cui piace” una qualunque cosa sono diventati particolarmente popolari sul social network di Mark Zuckerberg. Sembra, infatti, che post di questo tipo riescano a prendersi gioco degli algoritmi di Facebook, ciò comporta che Facebook stessa attribuisca priorità a questi post in un maggior numero di News Feeds.

La compagnia ha voluto evidenziare come alcuni tipi di post, come quelli contenti richieste di aiuto, o di consigli, ovvero ancora raccomandazioni finalizzate, ad esempio, a raccolte di denaro per operazioni benefiche, così come richieste in materia di consigli di viaggio, non verranno in alcun modo toccati dall’update in arrivo.

Facebook ha revisionato e categorizzato centinaia di migliaia di post ed ha insegnato al machine learning il modello che permetterà di riconoscere le diverse tipologie di “engagement bait“. L’azienda ha detto poi che nelle prossime settimane verranno implementate ulteriori restrizioni per le pagine che mettono in atto ripetutamente tale pratica, dando così loro un tempo sufficiente per adeguarsi.

“Andando avanti, continueremo a trovare modi per migliorare e graduare i nostri sforzi per ridurre l’engagement bait”, ha affermato Facebook, “Vogliamo ridurre la condivisione di contenuti che siano spam, sensazionalistici o ingannevoli, al fine di promuovere conversazioni significative ed autentiche su Facebook.”

Il team del social network è costantemente al lavoro per migliorare l’algoritmo di News Feed, al fine di ridurre il clickbaiting e colpire video spam, post spazzatura e fake likes.