Vi piacerebbe caricare il vostro smartphone senza collegarlo al cavo o appoggiarlo su un piano di ricarica? Ebbene, la start up uBeam si sta occupando di ricarica a distanza: e per distanza, non intendono pochi centimetri.

Infatti, grazie a Meredith Perry (di soli 25 anni), la uBeam è riuscita a costruire un primo prototipo di un caricabatterie futuristico; il sistema converta l’elettricità in suono, e riesce a trasmetterla sotto forma di ultrasuoni. Applicando un ricevitore al nostro device, esso sarà in grado di ricevere queste onde e di riconvertirle in elettricità.

Quindi, potrete ad esempio muovervi liberamente per una stanza, con il vostro device in tasca, e lui continuerà a ricaricarsi.

L’idea potrebbe risolvere perfino il problema delle batterie: se si riuscisse ad applicare questa tecnologia un po’ ovunque, ovviamente accertandosi della sicurezza e degli effetti che può scatenare, le batterie non avranno più la necessità di dover durare il più possibile, perché potranno essere sempre ricaricate facilmente.

uBeam ha aggiunto che la loro tecnologia potrebbe essere usata anche per trasmettere dati in maniera sicura.

Il progetto è coperto da ben 18 brevetti, e dopo aver già ricevuto finanziamenti da 1,7 milioni di dollari da Marissa Meyer (Yahoo), sta chiudendo anche per un altro giro di finanziamenti.

Difficile dire quando potremmo apprezzare materialmente questo sviluppo tecnologico non indifferente: a quanto pare, non meno di qualche anno.

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