Creative è sinonimo di qualità e i suoi prodotti sono (quasi) sempre una garanzia in termini di resa sonora. Le Aurvana In-Ear2 Plus sono la versione pensata per la mobilità del modello In-Ear2 lanciato qualche tempo fa, ma non si limitano a questo: scopriamole insieme.

Design e comfort

Le Creative Aurvana In-Ear2 Plus sono cuffie in-ear piuttosto tradizionali, con il design “a pistone” che caratterizza la gran parte delle cuffie di questo tipo. Il corpo è realizzato in plastica con effetto metallizzato dorato scuro, similmente alle Aurvana In-Ear3 Plus.

Le Aurvana In-Ear2 Plus sono cuffie in-ear “classiche” e, in quanto tali, soffrono di quello che chiamo “effetto stetoscopio”: quando si cammina o ci si muove si finisce per urtare il cavo e questo fa sì che si senta il rumore del colpo amplificato, come se si stesse indossando uno stetoscopio. Il problema è parzialmente aggirabile fissando il cavo agli indumenti con una mollettina.

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I materiali non sono molto nobili: il cavo è in gomma morbida ed il suo spessore molto ridotto contribuisce ad una percezione (errata?) di fragilità; la plastica con cui sono realizzati l’attacco con il jack e la scatoletta con i comandi sul filo sono ben assemblati, ma di plastica non all’altezza della fascia di prezzo e delle prestazioni di queste cuffie.

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Il comfort è buono, ma nulla più; come altre cuffie in-ear “tradizionali”, indossarle per lungo tempo può dare fastidio, anche se la forma è stata ben studiata per ridurre al minimo l’affaticamento delle orecchie ed è possibile utilizzarle per più tempo di altri modelli prima di sentire fastidio.

Il microfono è posto a metà strada tra l’auricolare destro e i comandi sul cavo; è nella posizione ideale per catturare al meglio la voce e per questo Creative merita un plauso.

L’isolamento è ottimo ed è anche migliore del modello di fascia superiore. Grazie al buon isolamento è possibile ascoltare musica in tutta tranquillità dovunque ci si trovi, anche se nei luoghi più affollati o più rumorosi qualche suono riesce comunque a penetrare. In ambienti silenziosi l’ascoltatore smette completamente di sentire ciò che lo circonda.

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La confezione include una custodia in tessuto semi-rigido a chiusura magnetica, un adattatore per aereo, un accessorio per estrarre e pulire le coperture e un set di tre coperture in silicone (mancano le coperture in gommapiuma presenti nella confezione delle Aurvana In-Ear3 Plus).

 

Funzionalità

Sul cavo è presente un piccolo comando con un potenziometro lineare e un piccolo tasto: il primo serve a regolare il volume e permette di abbassarlo rispetto a quello effettivamente erogato dal dispositivo sorgente, mentre il secondo permette di far partire e mettere in pausa la riproduzione musicale o di accettare le chiamate in entrata.

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Il microfono è di buona qualità, ma manca un isolamento dei rumori ambientali che fa sì che qualunque cosa ci circondi venga percepita chiaramente dal nostro interlocutore.

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Audio

Per far esperimere loro tutto il potenziale, ho rodato le Creative Aurvana In-Ear2 Plus per circa 80 ore complessive. I test sono stati eseguiti utilizzando uno ZTE Blade S6 e un PC con un Sound Blaster E5 e un Sound Blaster E3 come amplificatori per cuffie; i file audio utilizzati sono FLAC (44kHz, 16 bit) e MP3 (320kbps).

Le Creative Aurvana In-Ear2 Plus sorprendono per il buon equilibrio e la frizzantezza del suono e riescono ad essere cuffie divertenti al pari di cuffie più sbilanciate ed espressamente orientate al divertimento più che alla riproduzione fedele del suono – alcuni esempi sono le SOL Republic Tracks e Jax, ma potremmo includere anche le RHA T10.

La particolarità delle Creative In-Ear2 Plus è il loro accento sui toni medi ed alti, senza però compromettere i bassi. Il livello di dettaglio di medi ed alti, pur non essendo eccellente, è di alto livello e consente di percepire molte sfumature. Tutto questo avviene nonostante una risposta in frequenza decisamente limitata, pari a 15Hz – 16kHz.

Il comportamento di queste cuffie con i bassi non è lineare e varia anche molto tra brano e brano. Due esempi: in Duel of the fates dalla colonna di Star Wars Episodio I: La Minaccia Fantasma i tamburi sono appena percepibili e si perdono un po’ nella scena, mentre nella potentissima Progeny dei Celtic Frost il basso è potente e in primo piano (pur non togliendo spazio ai medi e, soprattutto, agli alti). È difficile quindi definire un comportamento univoco delle cuffie, che si dimostrano molto malleabili – e questo non sempre è totalmente positivo.

Nonostante manchi un tweeter dedicato, il livello di dettaglio degli alti è elevato e si nota una buona vivacità, anche se mancano leggermente di frizzantezza e di apertura.

I medi sono indubbiamente il punto forte di queste cuffie e, infatti, appaiono centrali, ricchi e corposi; come già rilevato per gli alti, anche i medi soffrono un po’ per la mancanza di ariosità e di apertura e appaiono leggermente chiusi. Nonostante questo, però, risultano estremamente godibili.

La presenza degli strumenti è da migliorare, perché a volte sembra che appaiano più “distanti” di quanto dovrebbero: anziché riempire le orecchie con il suono e apparire come se fossero tutto intorno all’ascoltatore, sembra che siano distanti e facciano quindi fatica a trasmettere il suono nella sua pienezza e rotondità. Anche in questo caso ci sono variazioni anche notevoli da brano a brano e definire un comportamento sempre valido è difficile, ma la tendenza generale è quella evidenziata.

A differenza delle Aurvana In-Ear3 Plus, c’è una separazione più netta dei due canali e questo permette di distinguere meglio i dettagli provenienti da ciascuna direzione.

Andiamo ad analizzare il comportamento delle cuffie genere per genere con la solita scaletta che potete trovare qui sopra:

  • Classica/sinfonica: l’ascolto di musica classica e sinfonica è piacevole, ma nulla più: manca l’ “effetto wow”, anche se considerando il prezzo di questi auricolari il risultato è ragguardevole.
  • Jazz: l’equilibrio raggiunto è notevole e questo permette ai brani del quartetto capitanato da Dave Brubeck di essere piuttosto piacevoli. Purtroppo manca un po’ di presenza e il suono è un po’ piatto; il risultato è complessivamente migliore con le Aurvana In-Ear3 Plus.
  • Metal: la resa è complessivamente positiva, anche se ci sono alcuni punti in cui le cuffie mostrano i loro limiti. Nell’insieme l’ascolto è piacevole e molto dettagliato e brani “difficili” come Till Fjälls di Vintersorg, Sacred Worlds dei Blind Guardian, The Drapery Falls degli Opeth e Scavenger of Human Sorrow dei Death sono riprodotti correttamente.
  • Rock: questo è forse il genere migliore da ascoltare con le Aurvana In-Ear2 Plus. Che ascoltiate Led Zeppelin, Pink Floyd, Queen, AC/DC, The Who, Accept, The Doors o Deep Purple, la resa vi soddisferà di sicuro. L’enfasi sui toni medi porta voci e chitarre ad essere resi sopra la media,
  • Celtica/Folk: come il rock, la musica celtica si fonda sui toni medi e riesce quindi piuttosto bene a queste cuffie. Unico difetto è che i bassi potrebbero essere leggermente di più per dare più risalto a tamburi, didgeridoo ed altri strumenti che operano più verso la parte bassa dello spettro acustico.
  • Trip-hop: nonostante la prerogativa delle cuffie rispetto ai medi, anche il trip-hop, genere con molti bassi, riesce piuttosto bene.
  • Elettronica: anche se i bassi non sono esplosivi, la musica elettronica rimane un genere godibile con le Aurvana In-Ear2 Plus. I bassi sono presenti e si fanno ben sentire, anche se forse gli amanti del genere preferiranno cuffie più “pompate”. Con il ridursi della frequenza si riduce anche il volume e sotto una certa soglia si percepisce un calo vistoso del volume.

In conclusione

Le Creative Aurvana In-Ear2 Plus sono cuffie di alto livello nonostante il prezzo di listino di “soli” 99€: nonostante il prezzo abbordabile, infatti, hanno un suono adatto a soddisfare anche gli ascoltatori esigenti per l’ascolto in mobilità grazie ad un buon equilibrio generale ed un ottimo bilanciamento.

I fatti negativi sono pochi e sono più che altro relativi alla costruzione; il suono è ottimo e risulta divertente nonostante il timbro mancante di bassi. Consiglio quindi le Creative Aurvana In-Ear2 Plus a chiunque voglia fare un netto salto in avanti nella qualità d’ascolto della musica senza spendere più di 100€.

Potete trovare le Creative Aurvana In-Ear2 Plus sul sito Creative a 79.99€ nel momento in cui questa recensione viene redatta.