Il Casio G’Mix 400 è un orologio che non passa certo inosservato. Le dimensioni generose, l’aspetto aggressivo e il design decisamente peculiare lo rendono senza dubbio un prodotto che si fa notare.

Il moderno e il tradizionale trovano un punto d’incontro in questo orologio, che presenta sia un classico quadrante con lancette analogiche che due piccoli schermi LCD, dei quali quello inferiore mostra l’orario e quello superiore la data e le impostazioni della parte “smart” dell’orologio. Questo binomio risulta nel complesso vincente, perché accontenta gli amanti di entrambi i mondi – anche se, purtroppo, è necessario scendere a compromessi in entrambi i casi.

Il design è inequivocabilmente erede della tradizione Casio G-Shock, con linee molto agressive e decise e una resistenza da record a pressoché qualunque cosa: polvere, acqua (fino a 200 metri di profondità!), urti… Questo orologio è resistente a pressoché ogni cosa che vi venga in mente, escludendo poche eccezioni (es. esplosioni, fiamme…).

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Le lancette non sono sempre facili da leggere a causa del loro design e dell’accumulo di oggetti nel quadrante e mi sono spesso trovato a leggere l’ora dallo schermo LCD; di contro, quest’ultimo è piuttosto piccolo e non semplicissimo da vedere ad un’occhiata veloce. Anche la retroilluminazione non è ottimale, poiché è prodotta da un singolo LED posto nella parte bassa del quadrante che finisce per illuminare solo parzialmente lo stesso e non rende più semplice leggere l’ora né dalle lancette né dal display sotto di esse. Questi difetti si notano soprattutto durante i primi giorni di utilizzo, dopo i quali si riesce ad abituarsi e ad avere meno difficoltà, ma sono nondimeno difetti importanti.

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Nella parte sinistra dell’orologio è presente un piccolo cerchio metallico coi bordi zigrinati che, ruotando, varia posizione da “on” a “off”. Tale cerchio è l’indicatore dello stato del Bluetooth. Non è ben chiaro perché Casio abbia optato per una soluzione simile, che sumenta la confusione generale del quadrante e non si rivela molto pratica; sicuramente l’effetto è eccezionale ed è molto “wow”.

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Per accedere alle varie funzioni è necessario utilizzare i vari pulsanti posti tutto intorno alla cassa: in senso orario abbiamo il pulsante per attivare la retroilluminazione, la corona, un tasto per muoversi nei menù, il tasto “Mode”, il tasto per attivare il Bluetooth e, infine, il tasto “Adjust”.

Il tasto “mode” permette di ciclare tra le varie funzioni ed impostazioni: selezione del fuso orario (con cambio automatico dell’orario segnato dal display LCD), impostazione di sveglie (fino a 4!), cronometro e timer.

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Una volta attivato il Bluetooth è possibile connettere lo smartphone all’orologio e utilizzare il software fornito a corredo per la configurazione e la riproduzione di musica. Purtroppo è necessario installare le applicazioni G-Shock+ (per la configurazione) e G’Mix (lettore musicale) per accedere alle funzioni e gli altri lettori musicali non sono compatibili con l’orologio. I tasti funzione mutano il loro utilizzo:

  • il tasto in basso a destra cicla tra le funzionalità “smart” (equalizzatore, volume, traccia) che possono essere modificate agendo sulla corona;
  • il tasto “Mode” diventa il tasto play/plausa;
  • il tasto “Adjust” diventa una scorciatoia per attivare la ricerca su SoundHound (inclusa nell’app).

L’applicazione G’Mix offre un equalizzatore e un “sounder”, che riproduce basi di vario genere ma la cui utilità non è chiarissima. In generale abbiamo lo stesso difetto dell’orologio: moltissime funzioni ammassate in uno spazio ridotto, che portano ad un po’ di confusione.

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Nonostante le dimensioni, ci vuole davvero poco tempo per abituarsi a portare l’orologio al polso. Anche se rimane un orologio ingombrante, dopo il primo impatto si finisce per non accorgersi più della sua presenza.

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La batteria dura, stando alle informazioni fornite da Casio, più di due mesi. Non ho avuto modo di provare se quest’affermazione corrisponda alla realtà, ma dato il fatto che il Bluetooth non è sempre attivo e che non c’è una retroilluminazione costante sono disposto a credere che le cose stiano davvero così. Una cosa è certa: non c’è bisogno di caricarlo né ogni sera né ogni settimana.

In conclusione

Qual è il verdetto per questo orologio? Il Caso G-Shock G’Mix GBA-400 è senza dubbio un accessorio che non passa inosservato, ma proprio per questo si appella ad un pubblico ristretto che ama gli orologi vistosi. L’insieme del design particolare, del quadrante così pieno di informazioni da diventare difficile da leggere e la limitata funzionalità “smart” può rendere questo accessorio difficile da collocare e da consigliare a tutti.

Il difetto più grande di questo dispositivo è il fatto che non è né carne né pesce, ma non riesce nemmeno a trovare una identità come verdura. Mancando cose importanti come la segnalazione di notifiche, infatti, questo dispositivo si rivolge ad un pubblico estremamente ristretto e non riesce a trovare una vera “terza via” tra smartwatch e orologi tradizionali. Ciononostante, il G-Shock G’Mix GBA-400 svolge  le sue funzioni egregiamente e senza problemi.

Considerando il prezzo di circa 200€, non si può non guardarsi intorno: ci sono smartwatch “completi” e orologi “classici” che svolgono meglio le rispettive funzioni, ma ci sono pochi dispositivi disponibili che siano una via di mezzo (per quanto limitata) tra i due come il G-Shock G’Mix GBA-400.

Il mio parere è che valga la pena acquistare questo orologio solo se non volete rinunciare ad un orologio tradizionale ma volete comunque avere accesso ad alcune funzionalità più avanzate.

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