Samsung sta ultimando i preparativi per l’evento Galaxy Unpacked di luglio — nel quale verranno presentati, tra gli altri, i nuovi pieghevoli Galaxy Z Fold7 e Galaxy Z Flip7 —, ma già pullulano le indiscrezioni riguardo ai prossimi flagship della serie Galaxy S: in queste ore, si è tornati a parlare della Mobile Platform che muoverà Samsung Galaxy S26, Samsung Galaxy S26+ e Samsung Galaxy S26 Ultra e le voci che arrivano sono piuttosto interessanti: pare che cuore degli smartphone in discorso sarà il prossimo SoC di punta di Qualcomm — successore dell’attuale Snapdragon 8 Elite — ma non nella versione prodotta da TSMC.
Chi ha seguito la vicenda con un minimo di attenzione sa bene che per il prossimo anno, per quanto concerne i SoC dei flagship di Samsung, si fa un gran parlare del ritorno al dualismo Qualcomm-Exynos. Inoltre, le scorse generazioni sono state contraddistinte dall’utilizzo delle Mobile Platform di Qualcomm in speciali edizioni “For Galaxy”: niente di straordinario, si trattava semplicemente di versioni con un leggero overclock riservate ai Galaxy S, ma venivano prodotte negli stessi stabilimenti e non presentavano alcuna differenza di natura tecnica. Ebbene, il prossimo anno ci potrebbe essere una novità interessante sotto questo profilo.
Secondo quanto si riporta, Qualcomm starebbe pianificando la produzione di due versioni diverse dell’atteso Snapdragon 8 Elite 2: una sarebbe basata sul processo produttivo a 3 nm di TSMC, mentre la seconda sarebbe basata sul processo produttivo a 2 nm di Samsung. La prima versione, quella prodotta da TSMC, dovrebbe essere quella più diffusa, mentre quella realizzata da Samsung dovrebbe essere utilizzata proprio dai Samsung Galaxy S26. I test sono ancora in corso e pare che il nuovo processo produttivo di Samsung stia migliorando e abbia raggiunto una resa (cd. yield) vicina al 40%.
Si tratterebbe di una novità tutt’altro che secondaria, visto che negli ultimi anni Qualcomm si è affidata quasi esclusivamente a TSMC, ma anche di un affare di grosse proporzioni per le fonderie di Samsung, che di recente avevano dovuto registrare un duro colpo: la perdita di un cliente importante come Google, il cui Tensor G5 verrà prodotto proprio da TSMC.