Meizu Note 9 è uno smartphone di fascia media che l’azienda cinese ha presentato ufficialmente sul mercato natio nei primi giorni di marzo 2019. Si tratta di un dispositivo interessante su cui gira il debuttante Qualcomm Snapdragon 675 e che, fra le altre cose, è pronto a stupire sul campo fotografico grazie al suo sensore posteriore da 48 megapixel, una presenza sempre più assidua in questa prima parte del 2019. Ma bando alle ciance, entriamo subito nel merito per scoprire tutti i dettagli di Meizu Note 9.

Caratteristiche tecniche di Meizu Note 9

Dati alla mano, Meizu Note 9 è un medio gamma di tutto rispetto che, nel caso in cui arrivi sui mercati nostrani, avrebbe tutte le carte in regola per competere coi più, sia per design, sia per completezza di specifiche tecniche. Partiamo dallo schermo, un pannello IPS LCD che misura 6,2 pollici e dispone di una risoluzione FullHD+ (2244 x 1080 pixel), di un fattore di forma 18,7:9 e di un rapporto schermo – superficie superiore di livello, siamo quasi al 90% (89,23% per essere precisi). Sotto il cofano, come anticipato, troviamo un fiammante Qualcomm Snapdragon 675, SoC con una CPU octa core dotata di due core Kryo di quarta generazione a 2 GHz e sei core ad alta efficienza a 1,7 GHz. Dispone poi di una GPU Adreno 612 con supporto ai 120 Hz. Lato memorie, Meizu Note 9 vanta a seconda delle versioni di 4 o 6 GB di RAM e 64 o 128 GB di memoria interna, purtroppo non espandibile.

Notevole il comparto fotografico che si avvale complessivamente di tre sensori. Il modulo posteriore è formato da una fotocamera principale da 48 megapixel con sensore Samsung GM1 con apertura f/1.7 (lo stesso di Redmi Note 7 per intendersi), al cui fianco siede un secondario da 5 megapixel dedicato al calcolo della profondità di campo a consentire scatti con effetto bokeh. Davanti, nel notch a goccia, c’è invece una fotocamera da 20 megapixel con apertura f/2.0 che sta alla base del Face Recognition 3.0 di Meizu.

Concludiamo con un breve riassunto di tutti gli altri aspetti relativi ai sensori e alla connettività di questo Note 9. Non gli manca pressoché nulla, nemmeno la presa jack audio da 3,5 mm e la USB di tipo C, tutt’altro che scontati ad oggi. Ci sono poi il Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac dual band, il supporto al dual SIM, Bluetooth 5, un sensore per le impronte digitali montato posteriormente, GPS, GLONASS, BDS e A-GPS, fra le altre cose. La batteria, infine, ha una capacità di 4.000 mAh e supporta la ricarica rapida mCharge a 18 W.

Design di Meizu Note 9

A livello estetico Meizu Note 9 è un dispositivo che si distingue per il suo design curvo (G3), per il suo posteriore dotato di una particolare trama in porcellana e per le colorazioni dai riflessi particolari. Per il resto ci sono le consuete soluzioni di fine 2018 – inizio 2019, ovverosia notch a goccia e mento più spesso rispetto alle cornici per quanto riguarda il davanti, e una doppia fotocamera incastonata in un modulo a semaforo in alto a sinistra di dietro. Il lavoro di ottimizzazione che Meizu ha fatto ha consentito alle dimensioni di rimanere comunque su cifre accettabili: 153,1 mm di altezza, 74,4 mm di larghezza e 8,7 mm di spessore per un peso di 170 grammi.

Software e funzioni di Meizu Note 9

Il software che gira su Meizu Note 9 è Android 9 Pie personalizzato tramite l’interfaccia grafica proprietaria Flyme 7.2. Oltre alle funzionalità AI dedicate al comparto fotografico e alle novità della nuova versione del robottino verde, ve ne abbiamo parlato in un ">nostro video focus, questo smartphone di Meizu, nonostante il vestito elegante che porta, sfoggia varie funzionalità dedicate agli amanti del gaming quali la Hyper Gaming e la Game Mode 3.0, fra le altre cose.

Immagini di Meizu Note 9

Prezzo e uscita di Meizu Note 9

Meizu Note 9 è disponibile in Cina dall’11 marzo 2019 nelle colorazioni nera, bianca e blu (anzi detta Sparkling Blue). Tre le versioni: la basica 4 GB – 64 GB costa 1.398 Yuan (circa 184 euro), mentre la 6 GB – 64 GB e la 4 GB – 128 Gb costano entrambe 1.598 Yuan (circa 211 euro). I prezzi convertiti in euro si riferiscono rilevati al cambio in data 6 marzo 2019, giorno dell’ufficializzazione.