I tablet hanno da sempre cercato di proporsi come una valida alternativa ai notebook, ma troppo spesso le prestazioni limitate, gli schermi non particolarmente ampi e una sostanziale mancanza di accessori, non hanno mai permesso che diventassero un rischio tangibile. TABWEE, brand del gruppo Blackview, ci riprova con un tablet dalle grandi dimensioni, con una dotazione di serie che sulla carta sembra fatta apposta per trasformarlo in un notebook.

Ma sarà davvero tutto oro quello che luccica? Abbiamo utilizzato TABWEE T60 Pro per alcune settimane, così da toccare con mano il prodotto e capire se le premesse e le promesse sono reali. Un tablet con Android 15, schermo da 13,4 pollici e una confezione di vendita ricca di accessori, proposto a un prezzo molto aggressivo (e scontato ancora per qualche giorno) può fare gola a molti: vediamo come si è comportato nella nostra recensione completa.

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Dotazione abbondante ma…

Aprire la confezione di vendita di TABWEE T60 Pro è stata una piacevole sorpresa, anche se sapevamo che oltre al tablet avremmo trovato numerosi accessori. Oltre al tablet sono infatti presenti una tastiera Bluetooth, un mouse wireless, una “stilo”, una cover protettiva che svolge anche il ruolo di stand, un carica batterie da 18 watt con cavo USB-C, una pellicola in vetro temperato e una pellicola protettiva già applicata. Di fatto quindi è possibile iniziare a usare il tablet fin da subito, senza che sia necessario stanziare altro budget per procedere all’acquisto degli accessori utili per trasformarlo in una vera postazione da lavoro, fissa o mobile.

Il tablet, a primo impatto, offre un’ottima sensazione: la scocca in metallo satinato offre una sensazione di solidità inattesa per questa fascia di prezzo, dove spesso viene utilizzata la plastica per contenere i costi. Se lo spessore è contenuto, appena 7,9 millimetri, il peso di 748 grammi non lo rende certo “tascabile”, ma d’altro canto era impossibile pretendere qualcosa di meglio per un tablet con schermo da 13,4 pollici. Si, avete letto bene, parliamo di una dimensione che tipicamente si trova nei notebook, e che il produttore ha scelto per un tablet. E la frequenza di refresh a 120 Hz, unita a una risoluzione FullHD (1920 x 1200 pixel), è il suo cavallo di battaglia, visto che lo scrolling risulta decisamente fluido.

Abbiamo voluto utilizzare il T60 Pro a fianco del nostro portatile che usiamo quotidianamente per il lavoro, utilizzandolo per gestire mail e contatti con i clienti attraverso alcune app di messaggistica istantanea, così da liberare spazio sul monitor esterno collegato al notebook, e avere un maggior numero di dati a disposizione. I colori dello schermo sono vivaci senza tuttavia risultare artificiosi, la nitidezza e il contrasto permettono di leggere senza problemi testi lungi e il refresh rate elevato permette di avere un comportamento fluido in ogni situazione, almeno per quanto riguarda le classiche situazioni “da ufficio”.

Nei weekend, ma anche in qualche serata, abbiamo utilizzato il tablet per testare la resa con le principali piattaforme di streaming, come Netflix, Prime Video e Disney+, dove la certificazione Widevine L1 ha mostrato i suoi vantaggi. Abbiamo infatti potuto seguire i contenuti in alta definizione senza alcun problema, inclusi diversi eventi sportivi che hanno resto al meglio per brillantezza e fluidità. Niente a che vedere quindi con i tablet più economici, che spesso finiscono in questa fascia di prezzo e che permettono di fruire dei contenuti solo a risoluzione standard.

Le cornici, pur non essendo ridotte ai minimi termini come sui tablet di fascia alta, sono comunque ridotte al punto giusto da garantire una esperienza immersiva nella visione di film e video, ma anche nell’utilizzo quotidiano. Abbiamo trovato soddisfacente la luminosità massima dello schermo, anche se il vetro lucido può creare più di qualche problema con i riflessi. Senza contare che la pellicola protettiva preinstallata trattiene le impronte in maniera elevata, costringendoci a pulire lo schermo almeno un paio di volte al giorno.

Prestazioni e utilizzo

Impressioni positive dunque per quanto riguarda lo schermo, ma il resto della scheda tecnica? Il produttore ha optato per un chipset Unisoc T7280, abbinato a 8 GB di RAM e 256 GB di spazio di archiviazione. Quest’ultimo può essere espanso con microSD dalla capacità massima di 2 TB, mentre la RAM può essere triplicata virtualmente per arrivare fino a 24 GB, anche se ovviamente le prestazioni non ne traggono un beneficio così elevato come se parlassimo di espansione fisica.

Android 15 è una bella sorpresa, ci è capitato spesso di vedere tablet di fascia medio-bassa con versioni ormai obsolete del robottino verde. L’assenza di personalizzazioni pesanti è un altro punto a favore di questo tablet, e non troviamo nemmeno app inutili o frutto di qualche accordo commerciale: ci sono buona parte delle Google App e basta, tutto il resto può essere installato quando serve, senza appesantire il sistema o andare a occupare inutilmente la memoria interna.

Se nell’utilizzo quotidiano il chipset si dimostra tutto sommato adeguato, senza particolari criticità, qualche rallentamento si nota con la modalità split screen, un indubbio vantaggio viste le dimensioni dello schermo. Con le app più pesanti si notano i primi rallentamenti, che diventano più evidenti con i giochi più esigenti. Potete giocare tranquillamente con qualche titolo bidimensionale, strategici, ma farete bene a stare alla larga da titoli 3D più complessi, per evitare un frame rate basso o una totale mancanza di dettagli se il motore di rendering del gioco lo permette. Scordatevi anche editing video, siamo al limite con il ritocco fotografico, accettabile solo con immagini con risoluzione massima di 4K.

Soddisfacente la connettività, anche se non sarebbe stato male avere uno slot per una SIM, anche in 4G. Invece dobbiamo accontentarci del WiFi, che comunque di difende sempre bene in qualsiasi situazione, e per la mobilità dovremo ricorrere, come abbiamo fatto noi in un paio di occasioni, all’hotspot dallo smartphone. Se viaggiate spesso (treno, aereo, metro) è un aspetto che dovete considerare, visto che porterà a un consumo maggiore anche per lo smartphone. Buona la ricezione, anche allontanandoci dal router, nelle aree più critiche, siamo sempre riusciti a navigare, mantenendo una velocità sempre adeguata. Bene anche il Bluetooth che abbiamo utilizzato principalmente per collegare cuffie e speaker, oltre agli accessori di cui vi parliamo tra poco.

TABWEE T60 Pro è quindi una soluzione ideale per chi lavora principalmente con un browser, un client di posta elettronica e qualche suite da ufficio per creare e modificare documenti. Se le vostre esigenze includono anche montaggio video, per quanto basilare, o fotoritocco, fareste meglio a rivolgere altrove la vostra attenzione. Per l’uso ufficio più tradizionale è in ogni caso molto valido, al netto di sporadici rallentamenti con le app o i siti più pesanti.

Limiti della soluzione

Sulla carta dunque siamo di fronte a una soluzione perfetta per avere un ufficio mobile, visto anche il prezzo di vendita, anche tenendo conto delle prestazioni non straordinarie con le app più pesanti. In realtà vanno fatte alcune considerazioni sul set di accessori, la cui qualità è ovviamente limitata dal prezzo finale.

Niente da dire sulla cover protettiva, che fa bene il suo lavoro, e anche il vetro temperato è un’aggiunta positiva per salvaguardare lo schermo in caso di cadute rovinose. I limiti però emergono sui tre componenti che più vengono utilizzati in un ipotetico ufficio. Il pennino in realtà è una penna con punta in gomma morbida, nessuna funzione intelligente, nessuna connessione al tablet, quindi l’utilità è davvero ai minimi termini.

La tastiera è realizzata in plastica con un lamierino posteriore molto sottile e leggero, che da una parte è comodo durante il trasporto, ma che non offre una sensazione di stabilità. Non esiste una connessione diretta alla tastiera, magari con pogo pin, è decisamente più stretta del tablet e quindi non risulta particolarmente comoda da utilizzare. Anche in viaggio diventa scomoda da utilizzare, anche tenendola sulle ginocchia. Inoltre va ricaricata separatamente, tramite  microUSB e il feedback tattile è di bassa qualità, con i tasti decisamente rumorosi nonostante la tecnologia utilizzata. Sarebbe stata perfetta una tastiera integrata nella cover protettiva.

Il retro in lamierino tende a piegarsi per cui ci siamo trovati diverse volte a dover “raddrizzare” la tastiera per avere un minimo di stabilità sulla scrivania. Il mouse è forse l’elemento migliore dei tre, è leggero, si alimenta con due mini stilo (AAA) ed ha una buona precisione, sufficiente per chi lavora in viaggio.

Se state pensando di utilizzare il tablet per realizzare un piccolo ufficio, fareste bene a dotarvi di una tastiera di qualità migliore, anche un modello ad 30-40 euro può andare benissimo. La tastiera inclusa nella confezione di vendita potete sempre tenerla nella borsa da viaggio per emergenza.

Considerazioni finali

Al netto dei limiti evidenziati dagli accessori, che sono forse il solo punto debole del tablet, questo TABWEE T60 Pro ha tutte le carte in regola per diventare un piccolo notebook con la flessibilità offerta da Android e la possibilità di utilizzarlo per semplici compiti da ufficio. Nei nostri test lo abbiamo utilizzato anche per scrivere qualche contenuto e, con la giusta tastiera, il risultato è stato comunque soddisfacente.
Le prestazioni rimangono valide per un utilizzo limitato come quello di un semplice ufficio, ma qualche gioco poco elaborato, video e musica e magari gestione della smart home, sono tutti compiti che questo tablet riesce a portare a termine senza difficoltà.

Pro:

    • grande display a 120 Hz
    • ottima autonomia

Contro:

    • prestazioni rivedibili
    • supporto software incerto
    • accessori non integrati

Voto finale:

7.3