Samsung Galaxy S22 Ultra 5G ha un comparto fotografico da riferimento, e non lo diciamo solo perché è il protagonista di questo viaggio che stiamo per raccontarvi ma perché è l’unico top di gamma sul mercato ad offrire un setup versatile e completo sulla fascia alta, uno di quei pochi smartphone per cui valga davvero la pena oltrepassare la soglia psicologica dei 1000 Euro acquistando un nuovo telefono. Eh sì perché di un “semplice” telefono stiamo parlando ma che al suo interno racchiude tutto il meglio della tecnologia miniaturizzata presente sul mercato.

Lo abbiamo portato con noi in un meraviglioso viaggio in Giordania, terra ricca di sorprese, di tesori grandi e piccoli e di paesaggi incantati, per cercare di capire fin dove sia possibile spingere il nuovo smartphone di casa Samsung. Il viaggio, lo diciamo per correttezza, è stato organizzato proprio da Samsung ma questo non condizionerà i nostri giudizi e vi racconteremo sia dove ha centrato il punto sia dove può migliorare.

Il comparto fotografico di Samsung Galaxy S22 Ultra

Negli ultimi 10 anni abbiamo assistito a grandi evoluzioni sul comparto fotografico degli smartphone: la storia insegna come sperimentare sia importante, gettando il cuore oltre l’ostacolo per superare i limiti, ma anche come sia necessario a volte razionalizzare per restituire un risultato sempre soddisfacente. Abbiamo visto sensori fotografici più o meno definiti, sensori in bianco e nero e con diverse lunghezze focali, addirittura con meccanismi automatici per cambiare l’apertura. Oggi, ciò che la tecnologia può darci di stabile e affidabile è un sensore per ciascuna scena ed è per questo che Samsung Galaxy S22 Ultra ne ha uno per ogni situazione.

Sul retro dello smartphone è infatti presente un sensore ultra grandangolare da 12 megapixel con una lunghezza focale equivalente da 13 mm per panorami e foto di gruppo, un sensore da 10 megapixel con uno zoom ottico 3x ovvero una focale equivalente da 70 mm, un sensore da 10 megapixel con zoom ottico 10x ovvero con focale equivalente da 230 mm e un sensore principale da 108 mpx capace di restituire anche ingrandimenti digitali intermedi senza eccessiva perdita di qualità.

Il sensore da 108 mpx fa indubbiamente impressione sulla carta tuttavia per scattare fotografie a questa risoluzione bisogna attivare la modalità apposita manualmente, questo perché Samsung non è interessata a farci realizzare foto da circa 30 MB ciascuna, quanto utilizzare la mole di pixel e di informazioni catturate per realizzare scatti efficaci da 12 mpx in condizioni intermedie, ne capiremo di più a breve.

La Giordania vista dagli occhi di Samsung Galaxy S22 Ultra 5G

Il nostro viaggio nel paese Arabo, che più di tutti nel medio oriente cerca di mantenere stabilità economica e politica, è durato 4 giorni e abbiamo concentrato in 3 le principali bellezze del luogo. Il Monte Nebo, la Terra Santa, Petra con le sue rovine Nabatee e il Deserto del Wadi Rum sono i principali protagonisti di questa avventura ricca di panorami mozzafiato ma anche di importantissimi dettagli, un’occasione perfetta per spremere al più possibile Galaxy S22 Ultra.

Il Monte Nebo, la Terra Santa e i Mosaici locali

La prima occasione per mettere alla prova lo smartphone di Samsung è proprio il monte dove Mosè ha terminato l’esodo ed esalato l’ultimo respiro, il Monte Nebo. Qui è presente un’antica basilica che marca in senso cristiano il Monte stesso e che grazie al paziente lavoro degli studiosi se ne può osservare tutta l’archeologia stratificata, le porzioni più vecchie risalgono al quarto secolo. Ci sono alcune tombe d’antan, e un battistero con un fantastico mosaico. Un’enorme pietra rotonda viene invece  interpretata come la porta d’accesso a un antico monastero. Sul Monte Nebo però si sale soprattutto per vedere, così come Mosè oltre 3000 anni fa, il panorama della Terra Santa, di cui purtroppo una leggera foschia non ci ha permesso di apprezzarne i limiti estremi come la città di Gerusalemme o il Mar Morto ma che comunque ci ha dato sensazioni suggestive.

Qui il sensore più utile è indubbiamente l’ultra grandangolare che permette di inquadrare tutta la vista in una foto sola. Ovviamente non è sufficiente a inquadrare totalmente la Terra Santa, un panorama ben più ampio di 180°, e per questo motivo abbiamo deciso di fare uno scatto utilizzando proprio il sensore ultra grandangolare ma con la funzione panorama, per allargare ancor di più la visuale unendo più foto come in un mosaico.

E proprio i mosaici sono protagonisti all’interno della Basilica dove se ne possono apprezzare alcuni di notorietà storica ma a cui ovviamente non è possibile avvicinarsi troppo, la conservazione è importante e l’usura deve essere evitata il più possibile. Un’arte tramandata fino ad oggi e che grazie ai sensori zoom ottici 3x e 10x possiamo apprezzare da molto vicino, molto più vicino che con l’occhio nudo.

La prima giornata in terra Giordana termina con la visita alla città di Al-Karak dove abbiamo camminato fra le mura di uno dei castelli utilizzati in più epoche come fortezza per il controllo della strada dei Re, anticamente era la via di commercio principale che collegava l’Africa con la Mesopotamia. Samsung Galaxy S22 Ultra ha tirato fuori le sue doti di buona gestione della luce anche nei forti contrasti e in scarsa condizione di luminosità.

Petra, inimmaginabile bellezza

Il secondo giorno del nostro viaggio è interamente incentrato nella città di Petra, la capitale del popolo Nabateo all’interno della Wadi Musa, ovvero la Valle di Mosè, a circa 3-4 ore di viaggio dal Monte Nebo. Le rovine Nabatee sono qualcosa di unico al mondo, opere d’arte vere e proprie scolpite nella pietra arenaria con una tecnica ben specifica ovvero dall’alto verso il basso con l’obiettivo di creare vere e proprie tombe, strutture abitative e importanti simboli. Osservarle fa perdere il fiato e la domanda su come tutto ciò sia reale diventa un tormento lungo tutto il percorso di oltre 3 km tra strette gole e lunghe scalinate. L’obiettivo qui era portare a casa degli scatti che potessero comunicare la bellezza di questo luogo e la fotocamera principale insieme allo zoom ottico 3x si sono rivelati i sensori più adatti per immortalare l’ambiente nel suo insieme ma anche i dettagli della roccia che cambia colore con delle striature quasi come se fosse dipinta.

Dopo una camminata di poco più di 1 km poi ecco Il Tesoro, il simbolo più iconico e importante del luogo, scena immancabile in alcuni famosi film sci-fi. Anche qui il sensore fotografico che si è rivelato più adatto è proprio quello principale, il sensore Ultra Grandangolare infatti inquadra troppe persone, la distanza è poca e si rischia di deformare eccessivamente la scena.

Petra by Night, via alla Nightography

Calato il sole, lungo il percorso che porta al Tesoro, all’interno della gola principale vengono piazzati oltre 2000 lumini che illuminano di una luce calda e fioca la strada. È il momento di dare sfogo all’intelligenza artificiale delle fotocamera di Galaxy S22 Ultra per realizzare scatti sì, con poca luce, ma comunque realistici, di impatto. La luminosità era molto bassa, i lumini non erano sufficienti a illuminare le pareti e a stento si vedeva il percorso, bisognava giocare di luci, ombre e contrasti.

A scanso di equivoci sì: molti sono stati i tentativi alla ricerca della miglior soluzione. La modalità Notte a volte fa un ottimo lavoro ma in altre situazioni, soprattutto in presenza di persone in movimento, mal interpreta la scena e alza il rumore, probabilmente per cercare di mettere a fuoco un eventuale soggetto. Con la modalità Pro o con Expert RAW possiamo invece alzare i tempi di scatto e tenere bassi gli ISO per mantenere sotto controllo il rumore d’immagine (in questo caso un cavalletto è molto utile), possiamo gestire a piacimento le impostazioni ma perdiamo l’ottimizzazione della scena automatica.

Il Deserto di Wadi Rum, di giorno e di notte

L’ultima tappa del nostro viaggio è nel Deserto Wadi Rum. Difficile descrivere la bellezza di questo paesaggio, il deserto è un ambiente a noi molto distante e che quindi lascia sempre a bocca aperta. Ancor di più quando osservato sotto le luci del tramonto. Trattandosi di un’area molto panoramica abbiamo sperimentato scatti con qualsiasi sensore: dal 10x per appiattire i piani, al 3x per immortalare un soggetto, in questo caso uno dei fuoristrada che ci ha scarrozzato lunghe le distese di sabbia e terra, all’ultra grandangolare per catturare sì, il tramonto, ma anche la pietra rossa illuminata dalla sua luce calda.

Uno smartphone di fascia alta che si rispetti poi non può non avere anche un efficace sistema di editing foto. Qui è forse ancora oggi il suo punto debole dove sono presenti numerose impostazioni ma i risultati tendono a rovinare facilmente lo scatto. Con un po’ di olio di gomito però si riesce a ottenere dei bei risultati, ecco quindi un dettaglio ritagliato e leggermente modificato in post produzione direttamente dallo smartphone.

Come dicevamo il deserto è un luogo dai grandi spazi e dalle lunghe misure. Passare da un 13 mm per immortalare un intero paesaggio fino a un 270 mm mantenendo altissima la qualità grazie all’ingrandimento ottico è qualcosa di godurioso e che davvero pochi smartphone possono offrire. Samsung Galaxy S22 Ultra poi prova a spingersi ancora oltre, fino al 100x di ingrandimento digitale e qui interviene l’intelligenza artificiale per ricostruire la scena, il risultato lo potete vedere qui sotto:

Uno zoom 10x è utile anche per catturare un dettaglio in lontananza come questa donna che si accinge a passare sul ponte naturale, fondamentale se non si vuole perdere il momento.

Al calare del buio non potevamo infine esimerci dallo scattare una foto alla volta celeste; purtroppo non era possibile inquadrare la via lattea e ci aspettavamo un buio ancora più intenso ma purtroppo le luci dei villaggi vicini creavano riverbero e disturbavano. Anche qui con un po’ di pazienza però siamo riusciti a realizzare degli scatti davvero molto piacevoli con l’applicazione Expert RAW (disponibile sul Galaxy Store), modificando poi i parametri con Lightroom (pre-installato sullo smartphone). Nelle foto a seguire trovate sia lo scatto originale che quelli modificati, così da apprezzare la qualità anche senza modifiche di post produzione.

Punti di forza e punti di debolezza di Samsung Galaxy S22 Ultra

Termina con questi scatti la nostra esperienza in Giordania, un viaggio ricco di sorprese e tante sfumature. Ci riteniamo molto soddisfatti della galleria fotografica che siamo riusciti a portare a casa, soprattutto considerando che lo scotto da pagare per tutto ciò era un semplice smartphone e non un kit fotografico fatto da fotocamera e obiettivi pesanti. Samsung Galaxy S22 Ultra si conferma uno smartphone conservativo (rispetto a Galaxy S21 Ultra) ma decisamente affidabile. Il suo vantaggio indiscusso è quello di offrire 4 sensori di ottima qualità e quindi tanta versatilità nello scatto dei ricordi. Il sensore 3x è indubbiamente quello più interessante perché rappresenta il giusto mix di elementi per esaltare un soggetto e staccarlo dallo sfondo con un piacevole effetto bokeh ma anche il 10x, seppur sia utilizzabile solo in buone condizioni di luce, dà quell’opportunità in più di catturare un soggetto in lontananza che nessun altro smartphone può offrire.

Tutte le foto presenti in questo articolo sono a qualità compressa per una miglior fruibilità del contenuto, potete scaricare liberamente i file originali a questo link.

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