Oggi parliamo di uno smartphone decisamente fuori dal comune: Vivo X200 Ultra. Un dispositivo che rappresenta una sorta di ponte tra il mondo della fotografia professionale e quello della telefonia mobile, con un focus talmente spinto sul comparto imaging da sembrare quasi un ibrido tra una mirrorless e un flagship Android.

Peccato solo che non sia destinato al mercato italiano, perché sotto molti aspetti incarna il meglio che la fascia alta può offrire oggi. Da un lato c’è tutta la solidità di un top di gamma vero, dall’altro una proposta fotografica che osa come poche, con una combinazione inedita di sensori e ottiche pensata non solo per chi scatta, ma anche per chi crea video a livello avanzato.

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Design e qualità costruttiva

Il design di Vivo X200 Ultra è fortemente influenzato dalla presenza dell’ ingombrante gruppo ottico posteriore, che sporge in modo evidente dalla scocca. Le dimensioni sono importanti: 163,1 x 76,8 x 8,7 mm di spessore, a cui si aggiunge il camera bump, e un peso di 229 grammi che si fa sentire in mano e in tasca.

La qualità costruttiva però è impeccabile: vetro sia sul fronte che sul retro, con una cornice in alluminio e certificazione IP69 che garantisce un’ottima resistenza ad acqua e polvere. Rispetto al modello dello scorso anno, cambia anche il frontale, ora praticamente piatto, con solo il vetro leggermente curvato su tutti e quattro i lati per migliorare il look ma senza inficiare sull’usabilità del display.

Noi abbiamo provato la versione rossa, opaca, davvero elegante e anche molto pratica: non trattiene le ditate e ha una finitura piacevole al tatto. È uno smartphone impegnativo da portare con sé, ma anche uno di quelli che non passano inosservati.

Display

Il display di Vivo X200 Ultra è un pannello LTPO AMOLED capace di riprodurre fino a 1 miliardo di colori, con refresh rate variabile fino a 120 Hz e tecnologia PWM dimming a 2160 Hz per una migliore gestione della luminosità e un minore affaticamento visivo.

Supporta Dolby Vision, HDR Vivid e HDR10+, mentre la luminosità di picco arriva fino a 4500 nit, numeri impressionanti per un pannello da 6,82″ con risoluzione 3168×1440 pixel, protetto dal vetro Armor Glass proprietario di Vivo.

Si tratta di un display eccellente, ben leggibile anche sotto la luce diretta del sole, calibrato con attenzione e ulteriormente personalizzabile grazie ai diversi profili colore presenti nelle impostazioni della OriginOS. In poche parole: un pannello da vero top di gamma, senza compromessi.

Hardware e prestazioni

Siamo davanti a un flagship a tutti gli effetti, mosso dallo Snapdragon 8 Elite, affiancato da una potente GPU Adreno 830. La memoria interna è di tipo UFS 4.1 e parte da 256 GB, passando per 512 GB fino ad arrivare a ben 1 TB, mentre la RAM può essere da 12 o 16 GB, a seconda della configurazione.

Le prestazioni sono da riferimento assoluto: lo smartphone è veloce, reattivo e mantiene temperature contenute anche sotto stress, grazie a un sistema di dissipazione particolarmente efficace. Nessun problema nemmeno con sessioni prolungate di gaming o durante l’uso intensivo per editing e montaggio video.

Dal punto di vista della connettività, troviamo un comparto completo e affidabile: WiFi 7, Bluetooth 5.4, GPS dual band, NFC e supporto a tutte le bande di frequenza utilizzate in Italia tranne la B32 per il 4G, utilizzata raramente solo da Vodafone. Ottima anche la ricezione: in assoluto una delle migliori viste su un top di gamma nel 2025.

L’unica vera assenza è quella del supporto alle eSIM: il dispositivo accoglie solo due nano SIM fisiche. Nulla da dire invece sulla qualità telefonica, davvero elevata sotto ogni aspetto. A completare il pacchetto, ci sono anche due speaker stereo potenti e bilanciati, in grado di adattare la resa sonora in base all’orientamento del dispositivo, per un’esperienza multimediale pienamente convincente.

Software: versione cinese e limitazioni

A bordo di Vivo X200 Ultra troviamo OriginOS, la personalizzazione sviluppata da Vivo per il mercato cinese. Va ricordato infatti che lo smartphone non è disponibile ufficialmente in Italia e va quindi importato dalla Cina.

OriginOS è un sistema ricco di funzionalità e fortemente personalizzabile, ma non mancano alcune limitazioni legate alla lingua: alcune sezioni e funzioni minori rimangono infatti in cinese, e l’associazione con dispositivi Wear OS purtroppo non è supportata, non siamo riusciti a far funzionare correttamente anche il rilevamento vocale “OK Google” per l’assistente e il “cerchia e cerca”.

Detto questo, il sistema è stabile, ben ottimizzato e compatibile con tutte le principali funzionalità necessarie nel nostro mercato: Android Auto, Google Pay e persino i servizi di streaming video funzionano senza alcun intoppo. Anzi, rispetto alla versione globale FuntouchOS, qui si ha accesso a una piattaforma più completa e aggiornata.

Durante la nostra prova non abbiamo riscontrato bug o malfunzionamenti particolari. Certo, qualche elemento in cinese può ancora emergere qua e là, ma basta intervenire nelle impostazioni per rendere l’esperienza d’uso più che soddisfacente anche nel nostro contesto. Inoltre, vivo offre aggiornamenti frequenti e la possibilità di aderire a canali beta o addirittura developer per ricevere le novità in anticipo.

Batteria e autonomia

Uno dei punti di forza di Vivo X200 Ultra è senza dubbio la batteria: ben 6000 mAh, con tecnologia al silicio-carbonio, una scelta che permette di avere maggiore capacità in uno spazio contenuto. La ricarica è altrettanto notevole, con supporto a 90W via cavo e 40W wireless, con alimentatore in confezione (spina cinese).

Tradotto nella quotidianità, è praticamente uno smartphone impossibile da scaricare. Anche nelle giornate più intense, difficilmente vi lascerà a piedi, e nei rari casi in cui serve una ricarica, bastano pochi minuti per recuperare ore di utilizzo. Considerate poi le sue ambizioni sul fronte fotografico e video, avere un’autonomia così solida è un vantaggio concreto.

Foto e video

Arriviamo al cuore pulsante di Vivo X200 Ultra: il comparto fotografico, decisamente tra i più innovativi e originali attualmente presenti nel panorama smartphone. La scelta di alcune soluzioni tecniche non convenzionali lo rende un prodotto unico per chi è attento alla resa delle immagini, sia in ambito fotografico che video.

La fotocamera principale adotta una lunghezza focale di 35mm, un approccio raro nel mondo mobile, dove solitamente si lavora tra i 20 e i 25mm. Questa scelta rende gli scatti più naturali nella resa prospettica e più vicini alla sensibilità dei fotografi tradizionali. Tuttavia, ha anche comportato l’esigenza di affiancare una ultrawide di alta qualità, per coprire le focali più ampie intorno ai 22-23mm.

A completare il trittico c’è il teleobiettivo da 200 MP, già visto su altri flagship del 2025, che qui trova forse la sua implementazione più completa. A seguire, riportiamo nella tabella tutte le specifiche tecniche dei sensori fotografici integrati su vivo X200 Ultra.

Specifiche fotografiche

Modulo Dettagli
Wide (principale) 50 MP – Sony Lytia LYT-818 (IMX 06C, 1/1.28″, 1.22µm – 2.44µm)
f/1.69, 35mm
Dual Pixel PDAF (20cm – ∞), Laser AF, OIS
Registrazione video: 4K @120fps
Ultrawide 50 MP – Sony Lytia LYT-818 (IMX 06C, 1/1.28″, 1.22µm – 2.44µm)
f/2.0, 14mm
Dual Pixel PDAF, Laser AF, OIS
Registrazione video: 4K @120fps, 8K @30fps
Telephoto 3.7x 200 MP – Samsung ISOCELL HP9 (1/1.4″, 0.56µm – 2.24µm)
f/2.27, 85mm
Multi-directional PDAF (14cm – ∞), OIS
Registrazione video: 4K @120fps
Fotocamera frontale 50 MP – Samsung ISOCELL JN1 (1/2.76″, 0.64µm – 1.28µm)
f/2.45, 24mm
PDAF
Registrazione video: 4K @60fps

Fotocamera principale

L’ottica da 35mm, abbinata al sensore Sony Lytia 818, restituisce risultati sorprendenti fin dal primo scatto. La separazione tra soggetto e sfondo è netta e naturale, con un bokeh autenticamente ottico che regala alle immagini un look fotografico vero e proprio, molto simile a quello di una fotocamera tradizionale.

Lo si nota in particolare nei ritratti o nei soggetti a breve distanza (entro 3-4 metri), dove lo stacco dallo sfondo è evidente e visivamente molto piacevole. La qualità complessiva è altissima: immagini pulite, dettagliate, con una nitidezza eccellente e una gestione della luce notturna davvero notevole.

Merito anche del doppio trattamento applicato alla lente, che riduce in modo efficace flare e aberrazioni cromatiche, contribuendo a rendere questa lente tra le più raffinate mai viste su uno smartphone. È la fotocamera che farà innamorare i fotografi, proprio per il tipo di resa che riesce a garantire in ogni condizione.

La modalità automatica offre già ottimi risultati, ma c’è ampio spazio per la creatività grazie al supporto al RAW e SuperRAW, sia con pixel binning che alla risoluzione massima. In tutti i casi, i file sono ben lavorabili e mostrano una qualità eccellente in termini di dettaglio e pulizia generale.

Un plauso infine per la modalità ritratto, praticamente perfetta nella resa digitale del bokeh.

Ultrawide

L’ultrawide di vivo X200 Ultra ci ha lasciato con sensazioni contrastanti: da un lato colpisce per qualità e ambizione, dall’altro mostra ancora qualche limite legato alla fisica delle ottiche così spinte.

Partiamo dalle buone notizie: la scelta di utilizzare lo stesso sensore Sony Lytia 818 della principale anche sulla ultrawide è senza dubbio vincente. Il risultato è una qualità nettamente superiore alla media, con immagini molto definite e pulite, almeno nella parte centrale del fotogramma. Una rarità nel panorama smartphone.

D’altro canto, la lente da 14mm equivalenti porta con sé tutte le difficoltà tipiche delle ultra grandangolari compatte: ai bordi dell’immagine si nota una rapida perdita di nitidezza, insieme ad alcune aberrazioni cromatiche che abbassano la qualità complessiva dello scatto.

Va comunque detto che vivo ha fatto un lavoro eccellente nel cercare di contenere questi limiti. In particolare, è una delle poche ultrawide che si può utilizzare con buoni risultati anche in notturna, un aspetto in cui la concorrenza spesso fallisce del tutto. Con un po’ di attenzione in fase di scatto e magari qualche crop intelligente,  si riescono comunque a ottenere immagini molto appaganti, perfette per la condivisione e anche per un uso creativo.

Teleobiettivo

Il teleobiettivo da 85mm di Vivo X200 Ultra si rivela una lente davvero interessante, in particolare per la fotografia street e per i ritratti ambientati. Nonostante sulla carta possa sembrare non troppo spinta, specie considerando che la fotocamera principale parte già da 35mm, nella pratica risulta ben utilizzabile in molte situazioni.

Grazie alla risoluzione di 200 MP, è possibile effettuare crop digitali molto spinti senza perdere dettaglio, ottenendo così una maggiore versatilità nelle inquadrature senza sacrificare qualità.

Tra tutti gli smartphone che adottano questo sensore Samsung, X200 Ultra è probabilmente quello che ne sfrutta meglio le potenzialità. Merito soprattutto del lavoro svolto da Vivo sul fronte software, con un’elaborazione precisa, naturale e sempre efficace, capace di restituire scatti nitidi e ben bilanciati anche in condizioni complesse.

Video

Notevoli i video, l’aspetto su cui Vivo ha lavorato maggiormente per affinare i già buoni risultati del predecessore X100 Ultra. Ora è possibile registrare in Dolby Vision a 10 bit in modalità automatica, in 4K a 120 fps con tutte le tre fotocamere e in 8K con la principale. In modalità Pro è poi possibile attivare il LOG a 10 bit (con anche LUT applicato in anteprima) e sbloccare quindi i video in HDR, sempre con tutte le fotocamere e fino al 4k a 60 fps. Chiaro che la versatilità è enorme e permette di adattare lo smartphone alle più svariate condizioni di ripresa. La qualità poi è eccelsa, supportata dall’hardware di cui sopra, insieme ad un’elaborazione software tra le migliori mai viste su uno smartphone.

In conclusione

Siamo alle battute finali della recensione di Vivo X200 Ultra, un prodotto interamente progettato e costruito attorno alla fotografia. Non è uno smartphone per tutti, bisogna saper apprezzare e comprendere le scelte tecniche che Vivo ha intrapreso per mettere assieme il pacchetto di obiettivi e sensori, ma siamo sicuri che vi darà grandi soddisfazioni, peccato non averlo ufficialmente in Italia, con ciò che ne consegue a livello di assistenza e garanzia.

Se però volete lanciarvi nell’acquisto di importazione potrete comunque contare su uno smartphone ben funzionante e compatibile quasi al 100% con l’utilizzo nel nostro territorio.d

Pro:

    • Qualità fotografica da riferimento
    • Ottima autonomia
    • Prestazioni ineccepibili

Contro:

    • Software asiatico
    • Importazione

Voto finale:

9
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