Recensione CUBOT X19 – Nella fascia medio bassa del mercato non mancano certamente le offerte ed è decisamente difficile emergere. Questo CUBOT X19 sembra però avere le carte in regola per non passare inosservato, anche se dal punto di vista estetico si affida semplicemente a una cover posteriore a gradiente di colore, senza scelte estreme come notch o fori nel display. L’abbiamo provato per qualche giorno e oggi vi raccontiamo come si comporta.

Hardware

La scheda tecnica di CUBOT X19 non è niente male, soprattutto in virtù di un prezzo decisamente interessante. Si parte da uno schermo da 5,93 pollici con risoluzione FullHD+ (1080 x 2160 pixel), senza notch e con cornici pronunciate rispetto ai modelli più recenti ma comunque non esagerate.

Sotto alla scocca, protetta nella parte posteriore da una cover in policarbonato, troviamo un SoC MediaTek Helio P23 con CPU octa core a 2,5 GHz e GPU ARM Mali-G71 MP2, con 4 GB di RAM e 64 GB di memoria interna, espandibile con microSD fino a 128 GB.

Il comparto fotografico può contare su una doppia fotocamera posteriore con sensore principale da 16 megapixel, con 5 lenti e apertura focale f/2.0 e sensore secondario da 2 megapixel per il calcolo della profondità di campo. Nella parte frontale trova posto invece un sensore da 8 megapixel per i selfie. Della qualità fotografica parleremo più avanti, ma non aspettatevi prestazioni da flagship.

Buona la connettività, con il supporto alle reti 4G/LTE (inclusa la banda 20 molto utile nel nostro Paese), WiFi 802.11 dual band, Bluetooth 4.2, USB Type-C, GPS, A-GPS, dual SIM con slot ibrido per due nanoSIM o una nanoSIM e una microSD. La batteria, non rimovibile, ha una capacità di 4.000 mAh e non dispone di sistemi di ricarica rapida.

Da segnalare la presenza di un jack per le cuffie nella parte superiore dello smartphone e di un lettore di impronte digitali sul retro. Lo sblocco può avvenire anche con il riconoscimento del volto, aggiunto con un aggiornamento arrivato proprio in questi giorni.

Una scheda tecnica dunque che non si fa mancare niente, in questa fascia di prezzo, e che assicura prestazioni dignitose in ogni situazione. Dovrete attendere qualche istante perché le applicazioni si carichino, la navigazione in Rete non è sempre fulminea nonostante una buona copertura, ma non ci sono mai situazioni frustranti, micro lag o blocchi improvvisi.

Dopo l’aggiornamento è migliorata sensibilmente anche la reattività e la precisione del lettore di impronte, che in precedenza aveva qualche problema sia di velocità che di accuratezza.

Ergonomia e Design

L’utilizzo del policarbonato nella parte posteriore ha consentito di contenere il peso, che si attesta sui 174 grammi, non un peso piuma ma in linea con un dispositivo di queste dimensioni. Le misure sono di 155,06 x 74,67 x 9,55 millimetri, anche se bisogna mettere in contro un altro millimetro per la fotocamera sporgente.

La parte posteriore è arrotondata sui quattro lati e consente una presa salda dello smartphone in ogni situazione. Va detto che la cover posteriore, nella versione nera da noi provata, trattiene moltissimo le ditate, quindi avrà un aspetto poco piacevole in qualsiasi momento e nel tempo mostrerà i segni dell’usura. La situazione non cambia usando la cover in silicone fornita in dotazione, che aumenta ulteriormente lo spessore e soffre dello stesso difetto, sporcandosi in maniera molto facile.

L’assenza del notch potrebbe essere un punto di forza, visto che ormai anche nelle fasce più basse del mercato troviamo sempre più smartphone con questa soluzione, che a volte peggiora considerevolmente l’usabilità. Le due cornici sono simmetriche, non ci sono arrotondamenti dello schermo e nella parte superiore c’è tutto lo spazio necessario per fotocamera, capsula auricolare e sensori vari.

Sia la presa jack da 3,5 millimetri sia il connettore USB Type-C sono spostati verso la parte posteriore, piuttosto che essere centrati nel frame, squilibrando leggermente il design che nel complesso è comunque buono.

Audio e Multimedia

Partiamo dal comparto audio, il vero punto debole di questo CUBOT X19. Se l’audio in capsula è accettabile, pur essendo leggermente gracchiante, lo speaker collocato sul fondo dello smartphone è davvero poco efficace. I bassi sono totalmente assenti e il suono è distorto già al 70% del volume, livello a cui non è facile ascoltare una canzone.

Alzando il volume il suono si distorce nettamente, rendendo a volte difficile percepire le parole nelle canzoni. Meglio ricorrere a un buon paio di cuffie, cablate o Bluetooth, e qui la situazione cambia decisamente con risultato accettabili.

Il comparto fotografico è in linea con quello che è il prezzo dello smartphone, con una doppia fotocamera posteriore che, in condizioni ottimali di illuminazione, è in grado di restituire buoni scatti. Solito discorso invece quando cala la sera, o nelle foto scattate negli interni, dove i colori sono slavati e i dettagli tendono a impastarsi.

Nella norma la fotocamera frontale, utile solo per i social e poco più. Come accade per la totalità degli smartphone che adottano un SoC MediaTek viene utilizzata la fotocamera personalizzata dal chipmaker taiwanese, con alcune funzioni assolutamente inutili, come la presunta modalità bokeh che vediamo da troppo tempo.

Software

CUBOT X19 utilizza Android 8.1 Oreo, ma il produttore promette di rilasciare a breve l’aggiornamento a Android 9 Pie. Ci troviamo di fronte a una versione praticamente stock di Android, con le applicazioni Google più utilizzate e Files Go che va a sostituire l’obsoleto file manager AOSP.

Troviamo un’applicazione per gestire la radio FM e un registratore di suoni, oltre all’applicazione per gestire lo sblocco con il volto. Non si tratta di un sistema sicuro, visto che si limita a utilizzare la normale fotocamera frontale, ma è sicuramente una funzione comoda per sbloccare velocemente lo smartphone.

Peccato per le patch di sicurezza, ferme al mese di ottobre 2018 e non aggiornate nemmeno con l’update rilasciato pochi giorni fa da CUBOT.

Autonomia

Niente da dire invece sull’autonomia, uno dei veri punti di forza di questo smartphone, grazie a una batteria da 4.000 mAh che vi permetterà di coprire almeno due giornate con un uso normale. Anche nelle giornate più intense non siamo riusciti a scaricare completamente la batteria arrivando a sera con almeno il 40% di carica residua e almeno 6-7 ore di schermo acceso.

Peccato solo per l’assenza di un sistema di ricarica rapida: nella confezione di vendita è presente un normale caricabatterie da 5v/2A che impiega poco più di due ore per ricaricare completamente la batteria.

Conclusioni

Perché dovreste prendere in considerazione CUBOT X19 nel panorama attuale della telefonia mobile? Innanzitutto per il rapporto prezzo prestazioni, decisamente favorevole e non va sottovalutata l’assenza del notch, che sta diventando onnipresente e spesso inutile. Nella maggior parte dei casi infatti la presenza del notch porta alla perdita delle notifiche nella barra di stato, una soluzione che appare davvero poco utile per gli utenti Android.

Meglio dunque delle piccole cornici che garantiscono un design equilibrato e più gradevole alla vista, senza perdita di funzionalità. L’autonomia è davvero ottima e se non avete troppe pretese dal comparto fotografico avrete sicuramente un dispositivo in grado di soddisfare le normali esigenze dell’utente medio Android.

Fino al 25 febbraio potete acquistare CUBOT X19 a soli 106,80 euro su GearBest mentre al termine della promozione il prezzo si attesterà sui 150 euro. Difficile chiedere di più per 100 euro. Ringraziamo CUBOT il sample utilizzato in questa recensione.