Il trend del 2018 è stato indubbiamente quello degli schermi con cornici ridotte, grazie al notch collocato nella parte superiore. Abbiamo provato CUBOT P20, il primo del produttore cinese a utilizzare il notch, una soluzione senza mezzi termini, o si ama o si odia.

CUBOT non ha particolari motivi per adottare il notch, se non quello di offrire questa soluzione a chi vuole il massimo del rapporto screen to body. Nel notch non ci sono sensori aggiuntivi, e trovano posto solo la fotocamera frontale, la capsula auricolare e i tradizionali sensori.

Per contro si ripete quello che avevamo visto su Xiaomi Mi 8, ovvero la scomparsa delle icone di notifica. Dite addio a una delle funzioni più apprezzate degli smartphone Android, visto che per scoprire quale applicazione ha generato la notifica dovrete necessariamente abbassare la tendina. Tutto questo nonostante il notch non abbia dimensioni particolarmente generose e rimanga lo spazio sufficiente per almeno un paio di icone di notifica.

Sono numerose le applicazioni che non riescono a utilizzare completamente lo schermo, tra cui YouTube, che mostra due vistose barre nere laterali. alcuni giochi inoltre non riescono a sfruttare le “corna” e hanno dunque un aspetto non uniforme, con lo schermo spostato verso la parte inferiore, dove la curvatura degli angoli è decisamente pronunciata. Lo schermo ha una diagonale di 6,18 pollici con risoluzione FullHD+ (1080 x 2246 pixel), con una buona luminosità e angoli visivi elevati.

Lasciamo da parte il notch, che non può essere nascosto come accade per alcuni smartphone, e andiamo a parlare della scheda tecnica di CUBOT P20, che adotta un SoC MediaTek MT6750 collaudatissimo. Le prestazioni sono quindi di buon livello, senza voler strafare, più che sufficienti per l’utilizzo di tutti i giorni. La navigazione risulta sempre fluida, le applicazioni si aprono in maniera rapida, con attese tutto sommato brevi.

I 4 GB di RAM, affiancati da 64 GB di memoria interna espandibile con microSD fino a 128 GB, garantiscono la possibilità di avere numerose applicazioni aperte senza che ci siano rallentamenti. Solo nel gaming, com’è logico aspettarsi, è possibile osservare qualche rallentamento, nei titoli più complessi. Da sottolineare la presenza di un motore di vibrazione di scarsa qualità, che restituisce un feedback davvero poco convincente.

Buona la connettività, anche se non di ultima generazione: abbiamo il supporto alla banda 20 delle reti 4G/LTE, WiFi a singola banda, Bluetooth 4.0, connettore microUSB, dual SIM e lettore di impronte digitali preciso ma non velocissimo nello sblocco.

Il comparto fotografico può contare su una doppia fotocamera posteriore, con sensore principale da 20 megapixel, con apertura f/2.0, e sensore secondario da 2 megapixel. Nella parte frontale invece trova posto un sensore da 13 megapixel, con messa a fuoco fissa.

CUBOT P20 scatta foto decisamente piacevoli, al di sopra di quello che ci si potrebbe attendere da questa tipologia di dispositivi. Di giorno i risultati sono buoni, ovviamente non all’altezza di un camera phone ma comunque decisamente meglio di dispositivi simili. Nelle foto di interni i risultati sono altrettanto positivi mentre di notte la situazione diventa inevitabilmente critica, ma non c’era da aspettarsi altro.

La seconda fotocamera sembra come sempre inutile e non viene sfruttata dall’applicazione, e oscurando il sensore i risultati non cambiano. Nella media invece la fotocamera frontale, che non ci ha colpito particolarmente. Nel complesso dunque un comparto fotografico accettabile, considerando soprattutto la fascia di prezzo.

Non male la qualità costruttiva, anche se la cover posteriore, realizzata in policarbonato, tende a rigarsi con estrema facilità. Nella confezione di vendita è comunque presente una cover in silicone morbido per proteggerla, anche in casi di cadute. Il frame metallico garantisce comunque una buona rigidità strutturale mantenendo il peso contenuto in 167 grammi.

Le dimensioni sono discretamente compatte, 156,25 x 75,25 x 8,5 millimetri, con una cornice superiore quasi inesistente e una inferiore più pronunciata, anche se comunque molto ridotta. La fotocamera posteriore “a semaforo” farà storcere il naso ai puristi del design, ma tutto sommato l’aspetto dello smartphone è equilibrato. L’unico appunto può essere fatto agli angoli dello schermo, eccessivamente arrotondati, che danno l’impressione di una maschera applicata sopra a un classico display squadrato.

Buona la ricezione telefonica, anche in zone disagiate o all’interno degli edifici, dove si comporta meglio di altri dispositivi più blasonati. Leggermente sottotono la connettività WiFi, che perde occasionalmente il segnale allontanandosi di pochi metri dal router, anche se in questo caso il problema potrebbe essere risolto con un aggiornamento firmware.

Niente da eccepire invece per quanto riguarda l’autonomia: la batteria da 4.000 mAh svolge egregiamente il suo lavoro, e grazie al SoC non particolarmente energivoro permette di raggiungere senza problemi i due giorni di autonomia, con almeno 6 ore di schermo acceso. Anche nelle giornate stress, con un uso più elevato, la batteria ci ha sempre portati fino a sera, con una carica residua del 20% e almeno sette ore di schermo acceso. Il supporto alla ricarica rapida 5V/2A consente inoltre di avere la batteria carica in breve tempo.

Il sistema operativo infine è Android 8.0 Oreo, nella classica versione stock con piccole personalizzazioni MediaTek. Abbiamo dunque un file manager, l’applicazione per l’ascolto della radio FM e poco altro.

CUBOT P20 è dunque uno smartphone onesto ma senza particolari caratteristiche in grado di farlo emergere dal resto dei concorrenti. La presenza del notch sembra dettata dalla voglia di seguire il trend del mercato, ma la mancanza delle icone di notifica rappresenterà di certo un fastidio per molti. Se vi piace il notch e il design che permette di creare, allora CUBOT P20 può essere una soluzione percorribile, senza infamia e senza lode. Potete ordinarlo su GearBest a circa 179 euro, con le consegne che dovrebbero partire dal mese di agosto.

Se cercate qualcosa in grado di garantirvi una buona autonomia potete sceglierlo senza dubbi, per il resto degli utenti che non amano il notch, possiamo affermare che questo smartphone non offre novità tali da ovviare ai difetti evidenziati, per cui è meglio rivolgersi ad altro.

CUBOT P20 arriverà sul mercato nelle prossime settimane a un prezzo di circa 200 euro. Potete ricevere la notifica di disponibilità visitando la pagina del prodotto su GearBest.

Sample fornito da CUBOT