Ormai siamo più che abituati a vedere anche decine di applicazioni sui nostri dispositivi, da quelle più utili a quelle che non useremo mai in una vita. In ogni caso, (quasi) tutte appartengono alla categoria dei bloatware, ovvero delle applicazioni che gonfiano (in inglese to bloat) il nostro dispositivo con funzionalità non richieste e spesso inutili. Samsung non solo riempie i propri dispositivi di bloatware, ma li pubblicizza anche.

Galaxy Gifts è infatti l’ultima iniziativa della società coreana per rendere (quasi) accettabile il prezzo dei Galaxy Tab S, con una serie di applicazioni e contenuti aggiuntivi in esclusiva. Se non fosse che molte cose possono essere classificate come bloatware senza timore di sbagliarsi. Samsung però crede che tutto quello che offre sia un pro e afferma che i suoi utenti sono più contenti perché hanno accesso a “contenuti premium” – ovvero ben 30 applicazioni preinstallate.

Sappiamo tutti quanto siamo felici di trovarci 30 applicazioni che non possono essere (facilmente) disinstallate e di arrivare ad un certo punto in cui la memoria interna è totalmente piena. Secondo Samsung dovremmo essere felici di ricevere tutti questi Galaxy Gifts, ma è colpa nostra se non lo siamo (o almeno non del tutto). Impugniamo – ops, prendiamo le cose nel modo sbagliato. C’è bisogno di un bumper.

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